Roma e Friedkin, la firma slitta. Il 20 febbraio la nuova data

Roma e Friedkin, la firma slitta. Il 20 febbraio la nuova data
di Rosario Dimito
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Mercoledì 5 Febbraio 2020, 07:30
Serve una terza proroga, almeno di altre due settimane a James Joseph Pallotta e a Daniel Friedkin per perfezionare il signing (accordo preliminare) sulla cessione della As Roma, di cui il patron della Raptor, tramite As Roma Spv Llc, ha l’83%. Il termine di metà mese, infatti, che era stato già oggetto di un secondo rinvio rispetto alla scadenza originaria del 26 gennaio, non dovrebbe essere sufficiente per trovare una quadra di una trattativa che comunque va avanti. Sulle agende dell’imprenditore-dirigente sportivo del Massachusetts e del tycoon texano di origini californiane, patron della Gulf States Toyota Distributors, esclusivista della casa giapponese in cinque stati (Texas, Arkansas, Louisiana, Mississippi e Oklahoma), da ieri è stata aggiornata la data dell’accordo: 20 febbraio ma c’è chi ritiene ci possa essere una quarta proroga a fine mese. Intanto Pallotta sta preparando il terreno e nei giorni scorsi ha formalizzato una procura speciale su alcuni atti notori a favore di Samanta Cornacchiola, patron di Genial service srl, una società di consulenza. Da qualche giorno sono nella Capitale due emissari dell’acquirente: Marc Watts, president of the Friedkin group, Eric Wiliamson, vicepresident of Friedkin business and development e president of Friedkin Aviation. La loro mission è quella di seguire da vicino alcuni aspetti della due diligence che procede ininterrotta, a seguito del contratto di esclusiva. Sembra che i due uomini di fiducia dell’uomo d’affari texano debbano valutare alcune proprietà facenti capo al club giallorosso. 
I CONTRATTI
In parallelo poi avanza la verifica contabile da parte dei banchieri di JpMorgan, di alcuni revisori e dei legali di Latham & Watkins che si interfacciano con i colleghi dello studio Chiomenti e con i banchieri di Goldman Sachs. Si continua a spulciare contratti, accordi per verificare che tutto coincida perfettamente. Del resto è questo l’obiettivo della due diligence in un’operazione da 704 milioni, al lordo del bond da 275 milioni, di un versamento-soci di 100 milioni effettuato da Pallotta, di oneri per 60 milioni sui lavori del nuovo stadio a Tor di Valle. E nel valutare tutto si dovranno fare i conti con le modalità dell’operazione sul capitale da complessivi 150 milioni da versare entro il 2021. 
L’UFFICIO DEL REGISTRO
Un altro capitolo della radiografia in corso riguarda il portafoglio dei calciatori, analizzando le varie scadenze, alla presenza del ds Petrachi. Insomma il negoziato procede anche se tra stop and go, come è usuale in questi casi. Si diceva che Pallotta ha fatto una procura speciale «per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della comunicazione unica identificata dal codice pratica, all’ufficio del registro delle imprese ai fini dell’avvio, modificazione, cessazione dell’attività di impresa». La procura assolve le relative comunicazioni pubblicitarie.
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