Roma, gioco d'anticipo sul mercato

Petrachi
di Ugo Trani
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Giovedì 19 Dicembre 2019, 07:30
Il sipario sul 2019, domani sera al Franchi, si abbassa solo per Fonseca e i giocatori. Non per Fienga e Petrachi che si metteranno subito in contatto, e dal vivo, con i dirigenti viola. Il mercato della Roma parte proprio a Firenze nell’ultima trasferta (e gara) dell’anno: l’apertura ufficiale è il 2 gennaio, ma il management di Pallotta gioca d’anticipo. Anche perché la Fiorentina, avversaria del 17° turno, segue 3 giocatori giallorossi: Florenzi e Kalinic della prima squadra e Riccardi della Primavera. Montella, pure se in bilico, spinge per l’en plein.

INTERVENTO NECESSARIO
Il viaggio in Toscana, insomma, capita al momento giusto. Prima delle feste e, dunque, non ancora nelle giornate dei saldi. Possibili le cessioni sulla piazza fiorentina. Non solo, però. Fonseca si aspetta qualche aggiustamento alla rosa che, spesso decimata dagli infortuni (già 27), va corretta sia in difesa che in attacco. Fienga e Petrachi, non avendo alcun budget a disposizione per il mercato di gennaio, stanno valutando come accontentare il portoghese. Il gruppo va. Magari usando il ricavato di qualche cessione. Se parte Florenzi, è scontato l’arrivo del terzino destro, considerata la lunga inattività di Zappacosta, la momentanea convalescenza di Santon e la parziale disponibilità di Spinazzola. L’unico affidabile in quel ruolo, e da qualche partita, è proprio il capitano. Che vive da protagonista la situazione, senza scartare nessuna ipotesi. Florenzi, abile comunicatore in pubblico, sa sempre che cosa dire e quando esporsi. Pure in foto: l’ultima con Fienga e Fonseca, scatto non casuale alla cena di Natale. Montella lo vorrebbe alla Fiorentina che però ha investito, in estate, su Lirola. L’allenatore lo metterebbe anche a centrocampo nel 3-5-2. Pradè, invece, frena. Non su Kalinic. Che, con l’ok dell’Atletico Madrid (il centravanti è in prestito), ha già dato la disponibilità a tornare in viola. Il capitano, invece, sa che è più facile andare al Cagliari o fermarsi a Trigoria, magari con la certezza di giocare qualche partita in più per non perdere l’Europeo. In uscita, su input del tecnico, anche Jesus: c’è il Bologna.

PRIORITÀ ALL'ATTACCO
Pallotta, del resto, chiede sempre di abbassare il monte ingaggi: in vetrina pure Perotti e Under. La Roma, non essendo chiaro il futuro di Florenzi, lavora soprattutto sul vice Dzeko. Fonseca, domenica scorsa, ha appena conosciuto di persona Petagna che, però, non ritiene il centravanti ideale per il suo stile di gioco. Petrachi sta arricchendo l’elenco da presentare al portoghese: c’è Pinamonti, anche perché il Genoa si prenderebbe Kalinic e contemporaneamente farebbe cassa. Mariano Diaz, avendo sempre meno spazio nel Real, rimane d’attualità. Come Kean che insiste per l’asciare l’Everton. Con il club di Liverpool non è in sintonia: domenica a Manchester è entrato al minuto 70 contro lo United per essere poi tolto al minuto 89. Da individuare, poi, il terzino destro nel caso in cui il capitano scegliesse di andar subito via: il preferito è Castagne dell’Atalanta, ma la negoziazione, almeno a gennaio, è complicata. Offerto Sabaly del Bordeaux e, da tempo, Hysaj del Napoli. La tentazione è Medina dell’Atletico Talleres: l’argentino, classe 1999, fa il centrale o il terzino sinistro. Più che Florenzi, andrebbe a sostituire Jesus. Tornando alla Fiorentina, invece, Commisso esce allo scoperto: «Conosco la storia di Kalinic, ma sono curioso di vedere in campo Pedro. Decideremo a gennaio che cosa fare». Confermato, intanto, l’interesse per Riccardi che, a fine settembre, è stato seguito da Pradè nel 3° turno del torneo Primavera. Se ne riparlerà più avanti, quando si aprirà la trattativa per Castrovilli, obiettivo giallorosso per l’estate.
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