La Roma è arrivata in Giappone dopo 12 ore circa di volo, ad attenderla un decine di tifosi con sciarpe, magliette, bandiere e gadget giallorossi pronti a scattarsi selfie. Il gruppo squadra si è diretto subito in un hotel centralissimo di Tokyo, in attesa della prima seduta d’allenamento. José Mourinho è apparso tra i più attivi del gruppo e in volo ha postato l’immancabile foto dei piedi distesi e accavallati. Un’immagine che ha spesso condiviso anche in estate, il significato? È in attesa che arrivino nuovi acquisti dal mercato.
La spaccatura con Karsdorp è ormai evidente (ha mandato un certificato medico a Trigoria per non presentarsi agli allenamenti) e adesso José si ritrova senza un terzino destro da alternare a Celik.
L'arrivo di Solbakken
Dopo l’arrivo a Roma e le visite mediche, l’acquisto di Ola Solbakken è stato ufficializzato dal club. L’accordo è a decorrere dal 2 gennaio, l’attaccante indosserà la maglia numero 18 e ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027: «Ho spinto tanto per realizzare il mio desiderio: volevo davvero diventare un giocatore della Roma e finalmente ora è realtà. La Roma mi ha colpito da subito, credo molto nel progetto e nei piani del Club e desideravo farne parte. Vengo qui per imparare e per migliorare, ma anche per dimostrare ciò che sono capace di fare. I tifosi della Roma sono i migliori che abbia mai visto e non vedo l’ora di giocare per loro», ha detto il calciatore. «La sua età, i suoi margini di crescita e le sue caratteristiche si sposano con il nostro progetto: Ola abbina qualità tecniche importanti a doti fisiche e atletiche che lo rendono un calciatore moderno. Diversi club si erano mossi sulle sue tracce, lui ha scelto la Roma: di questo non possiamo che essere estremamente soddisfatti», ha detto Tiago Pinto.
Prima di indossare la maglia giallorossa, Solbakken ha voluto salutare i suoi vecchi tifosi del Bodo/Glimt: «Voglio dirvi grazie. È triste pensare che il mio tempo al Bodo stia per finire. Il ricordo dell'avventura in Europa, due serie d'oro e tutte le belle persone a Bodo e dintorni che porterò con me tutta la vita. Ringrazio di cuore tutti i giocatori, gli allenatori e i tifosi che hanno reso possibile questa avventura. È stato assolutamente fantastico».