PAU LOPEZ 5,5
I suoi rinvii con i piedi mettono ansia, in un modo (regalati agli avversari) o nell’altro (i così detti fuori campo) li sbaglia un po’ tutti. Insomma, se la Roma parte dal basso, il rischio è alto. Tutto il resto, parando il parabile, è poco più di una normale amministrazione. Non sicurissimo nelle uscite alte.
SPINAZZOLA 5
Qualche errore banale nel controllo, un paio di diagonali faticose, poi stoppa bene il tiro di Kums, altrimenti sarebbero guai. Inconcludente, dura pochissimo.
SMALLING 6
Alza il petto e fa la voce grossa, certe volte viene preso in fallo. Rischia due volte di bucare il portiere del del Gent, Kaminski. Se non ci arriva con le buone, gli tocca ricorrere al fallaccio. Ammonito. Porta a casa la sufficienza.
FAZIO 5,5
Muscolare come ai vecchi tempi, ma l’errorino se lo fa scappare sempre e a volte la velocità di David gli spettina i capelli. Lascia qualche buco al centro, roba che se ci fosse un attaccante avversario più ispirato sarebbero guai.
KOLAROV 6
Gioca semplice, evita rischi, bisticcia con il suo compagno linea Perotti. Passa indenne la serata, che ogni tanto vive a rincorrere. Sui calci piazzati mostra il solito sinistro caldo e questo è un valore. Nel finale sfiora il raddoppio di testa.
VERETOUT 6,5
Corridore automatico: prende e parte, là dove c’è il pallone, è l’unico che pressa veramente e, se stecca, la squadra si scopre e s’affanna. Ma non può essere uno e trino. Uno dei palloni che si procaccia, lo accende e innesca, via Dzeko, il gol di Perez.
CRISTANTE 5,5
Imposta e riporta, cerca di non farsi prendere in contropiede, ma qualcuno lo concede. Fisicamente non ancora all’altezza.
PEREZ 7
Brillante, fa gol, corre, rincorre, recupera, riparte. Sempre attivo, sempre in moto. Buona la prima (da titolare). Vamos.
PELLEGRINI 5
Non ci siamo ancora. Fatica, è in un periodo in cui le gambe girano poco e le idee scarseggiano. In più gioca in una squadra che fatica a produrre un calcio serio e tutto diventa complicato. Lo aspettiamo, soprattuto Fonseca.
PEROTTI 5,5
L’uno contro uno è ciò he gli riesce sempre e meglio. Il post spesso finisce nel vuoto. Un primo tempo appena appena sufficiente, la ripresa è anonima, ma non solo la sua.
DZEKO 6
Assente dal tiro pericoloso, abilissimo nell’assist, il piccolo Perez capisce, scatta e ringrazia. Qualcosa per gli altri fa, sempre con classe.
SANTON 6
Fa il suo, anche un buon cross.
MKHITARYAN NG
Poco più di dieci minuti.
KLUIVERT NG
Pochi spiccioli di partita. Fa appena in tempo a scaldarsi.
FONSECA 6
Il risultato è la cosa migliore, la più bella. L’unica. La squadra vive ancora tra le nebbie o, come dice lui, nelle paure.
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