In tre mesi gli è cambiata la vita. Sono bastati due gol, all'improvviso e dal nulla, per essere catapultato sotto i riflettori, salutare la Primavera di Alberto De Rossi ed entrare in pianta stabile nella rosa della prima squadra. La favola di Felix è appena iniziata. Il regalo di Mou, la convocazione del Ghana (rimandata poi al mittente), una serie di partite da titolare (Cagliari, Juve e Lecce), un'espulsione e un gol annullato contro lo Spezia, l'inserimento nella lista europea che gli permetterà di giocare in Conference League. Novanta giorni sono trascorsi da quella notte di Marassi e il giovane attaccante ha vissuto un'altalena di emozioni non comuni per un ragazzo della sua età. Domani ritroverà il Genoa e il pensiero andrà certamente a quel 21 novembre. Roma arenata sullo 0-0 e reduce da due ko consecutivi. L'aria si sta facendo pesante. A sorpresa, con Zaniolo in panchina, José lo inserisce al 75'. Felix prima sblocca la partita all'82' e poi si regala una magia assoluta da fuori nel recupero. Le copertine i giorni seguenti sono tutte per lui. Anche perché diventa il primo giocatore nato dopo il primo gennaio 2003 ad aver trovato la rete in Serie A. È il trampolino di lancio che lo proietta fuori dall'anonimato. Ci sarebbe lo spazio per montarsi la testa. Da quello che però raccontano a Trigoria, il ragazzo continua a farsi apprezzare soprattutto per i comportamenti dentro e fuori dal campo. Gratitudine è una parola che fa parte del suo vocabolario.
L'esplosione
A Roma Afena-Gyan ci è arrivato nel mercato di gennaio 2021. L'allora capo scout delle giovanili Simone Lo Schiavo lo aveva segnalato a De Sanctis, responsabile del settore giovanile giallorosso, prima dell'arrivo di Vergine.