Roma, Fonseca scontento degli arbitri: «Linea differente in base alle squadre. Con il Sassuolo abbiamo sbagliato tutti»

Roma, Fonseca scontento degli arbitri: «Linea differente in base alle squadre. Con il Sassuolo abbiamo sbagliato tutti»
di Gianluca Lengua
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Giovedì 6 Febbraio 2020, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 16:57

Paulo Fonseca torna sulla sconfitta di Sassuolo, ma senza fare drammi: « Si è parlato molto di questo momento e siamo tutti insieme: società, giocatori e allenatore». Poi ribadisce: «Sono io che parlo con i giocatori». Non manca la stoccata agli arbitri: «Il metro di giudizio in Italia non è uniforme». Ecco le parole del tecnico. 
 
Il Sassuolo. «Come allenatore devo sempre analizzare cosa è successo. Lo faccio sempre in ogni partita e per me è facile capirlo».
 
Le condizioni di Pastore e Mkhitaryan. «Si sono allenati, Miki sta un po’ meglio di Pastore e sono entrambi tra i convocati». 
 
La mentalità vincente. «Stiamo lavorando per cambiarla, ma non è stato solo un problema di mentalità. Io ho sbagliato tatticamente, i giocatori sia tecnicamente che tatticamente, ma penso che sia soprattutto un problema di come abbiamo iniziato la partita. Quando si sbaglia come abbiamo sbagliato sui primi due gol, succede che la squadra perde equilibrio. Solo dopo l’intervallo siamo andati meglio. È vero che abbiamo fatto una buona partita contro la Lazio e una prima parte contro il Sassuolo totalmente diversa. Ma penso che abbiamo sbagliato soprattutto tatticamente e tecnicamente. Sulla mentalità stiamo lavorando tutti i giorni per far capire ai giocatori che siamo sempre ambiziosi. Anche quando abbiamo perso contro la Juve la squadra ha lottato con ambizione, la prima parte con il Sassuolo è totalmente contraria a quello che vogliamo». 
 
Kolarov. «Vediamo domani se giocherà. Devo dire che in questo momento ho uno o due dubbi, per questo non voglio parlare dei giocatori che ci saranno domani. Kolarov ha grande mentalità, un leader dello spogliatoio e può essere un’opzione». 
 
L’intervento di Petrachi. «Niente è cambiato, continuerà così. Io non voglio parlare di quello che succede nello spogliatoio, ma devo dire che in tutti i momenti sono io che parlo con i giocatori. Nulla è cambiato. In questo momento che abbiamo perso mi sembra che ci sia un grande dramma, è importante dire che bisogna essere equilibrati. Si è parlato molto di questo momento e siamo tutti insieme: società, giocatori e allenatore». 
 
Pastore titolare. «È difficile. Abbiamo altre soluzioni, abbiamo Miki, Kluivert che può giocare anche lì. Perotti anche. Pastore non è al meglio per iniziare la partita».
 
Gli arbitri. «Non abbiamo perso perché l’arbitro ha sbagliato, ma perché non abbiamo giocato bene. Non mi piace parlare di arbitri, ma il metro di giudizio in Italia non è uniforme. Non siamo così cattivi da giustificare tutti questi cartellini gialli. La mia insoddisfazione nella partita è solo per questo». 
 
I nuovi acquisti. «Hanno bisogno di adattarsi. Devono capire com’è il calcio qui. Se giocheranno? Domani vediamo».
 
Equilibrio perso senza Diawara. «Penso che sia vero che Diawara è un giocatore che tatticamente fa molti lavori quasi perfettamente. Cristante anche ha questa capacità. Non ha senso cambiare Mancini per fare questo ruolo». 
 
Il colloquio con Dzeko. «In questi mesi che abbiamo lavorato insieme, è facile capire che io non mento. Quando non voglio parlare di qualcosa lo dico, ma non mento mai. Dopo la partita ho detto la verità, e ho detto che Dzeko mi ha detto di non parlare con gli arbitri. È stato un consiglio, dopo la partita si solleva questa questione, ma io non ho bisogno di mentire. Se non ne volevo parlare non lo dicevo, ma io ho detto la verità». 
 
Kalinic in avanti, Dzeko trequartista. «Ci ho pensato, ma non è facile cambiare i comportamenti della squadra. Può succedere durante la partita, ma all’inizio non è facile». 
 
Come uscire dalla pressione dell’avversario. «Quando Perez è arrivato ho parlato con il ragazzo e gli ho chiesto: quante squadre in Spagna marcano uomo a uomo? E lui mi ha detto nessuna. Gli ho detto di prepararsi. Abbiamo affrontato il Verona che ha queste caratteristiche, non è mai facile affrontare una squadra che marca a uomo e che è aggressiva». 
 
Le parole di Dzeko sui giovani. «Dzeko ha anche detto che sono tutti responsabili, non solo i più giovani. Onestamente non mi sembra sia una critica a giocatori più giovani, può anche essere un consiglio. Dzeko è il leader dello spogliatoio non ho visto queste parole con un tono critico. La mancanza di qualità? Quando abbiamo una sconfitta come è accaduto con il Sassuolo è perché non c’è stata qualità ed è normale che se ne parli». 
 

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