REGISTA BASSO
La vera abbondanza riguarda comunque la regia bassa del 4-2-3-1 del tecnico portoghese che in questa stagione è stato “costretto” a schierare pure Gianluca Mancini in quella posizione viste le tante assenze. Torna, infatti, Amadou Diawara che più di tutti si avvicina all’idea di regista che ha in mente Fonseca. Il guineano tra dicembre e gennaio sembrava finalmente aver preso il comando del reparto. Poi l’infortunio al menisco sinistro durante Juventus-Roma di Coppa Italia del 22 gennaio, la decisione di non volersi operare e la lunga riabilitazione. Il rischio di un nuovo stop c’è, ma Fonseca si gode il suo ritorno anche se i numeri non inducono a un ottimismo sfrenato: 21 punti nelle 12 partite di campionato con Diawara in campo rispetto ai 24 nelle 14 senza di lui. Al suo fianco sarà lotta tra Bryan Cristante e Jordan Veretout. Il primo rischia di finire alla Juventus in uno scambio con Mandragora nonostante l’opposizione di Fonseca. L’ex viola ha vissuto a inizio anno una fase calante dettata pure dalla stanchezza visto che è stato tra i pochi a non fermarsi mai. Con tre mesi abbondanti di riposo forzato le energie sono belle che tornate.
I VOTI DI VILLAR
Occhio, però, anche alle quotazioni in rialzo di Gonzalo Villar. Lo spagnolo, iscritto al corso di laurea in amministrazione e gestione delle imprese, ieri è stato bocciato in un esame universitario e ha scherzato sui social: «Qualcuno sa se si può chiedere il Var in questa partita contro Macroeconomia 2? Posso inviare la mia maglietta al professore fra 3, 2…». Ma nel registro di Fonseca il 22enne di Murcia ha accumulato più di un voto positivo tanto che nell’ultima partita giocata (il 1° marzo nel 4-3 esterno contro il Cagliari) il portoghese lo ha preferito proprio a Veretout nello schieramento iniziale. Alla ripresa contro la Sampdoria ci sarà solo l’imbarazzo della scelta.
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