Roma, Fonseca: «Non commento Petrachi. Siamo uniti, non ci sono divisioni»

Roma, Fonseca: «Non commento Petrachi. Siamo uniti, non ci sono divisioni»
di Gianluca Lengua
4 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Febbraio 2020, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 17:03

Paulo Fonseca prova a non parlare di formazione in vista della gara contro l’Atalanta e sceglie di non commentare le parole del direttore sportivo Petrachi: «Sono totalmente concentrato sulla partita di domani, non voglio commentare nessuna sua parola. In questo momento non ci sono problemi e divisioni, siamo tutti insieme. Lavoriamo per fare una buona partita». Sul match di Bergamo confessa: «Abbiamo bisogno di esperienza nella squadra, per i giovani questo momento è difficile». Ecco la conferenza stampa integrale del tecnico. 
 
L’Atalanta. «Mi aspetto una partita difficile. L’Atalanta è una grandissima squadra, aggressiva difensivamente e con grande qualità degli attaccanti. Sono forti, con grandi giocatori e allenatore. Sarà una delle partite più difficili che dovremo giocare. Dobbiamo avere reazioni veloci contro, fanno una pressione fortissima, recuperano molti palloni e con il contropiede non è possibile avere troppo tempo per pensare». 
 
Cambi tattici. «Vedremo domani, abbiamo cambiato anche in altre partite il sistema di gioco. L’importante è non cambiare il nostro credo. Io so che in questo momento dopo due sconfitte tutto è posto in dubbio. Dovremo tornare a ciò che è stato fatto bene, questo per me è quello che conta».
 
Diawara e Cristante fuori. «Vedremo se Mancini giocherà a centrocampo. È una possibilità, con lui in quella posizione abbiamo giocato buone partite». 
 
Perez. «Devo essere onesto: Carles è entrato molto bene con il Bologna. È un ragazzo che sta capendo com’è il calcio e che è diverso rispetto alla Spagna. Penso che la partita contro l’Atalanta è particolare e di grande responsabilità. Domani non sarà facile giocare dall’inizio». 
 
L’umiltà. «Oggi ci saranno molte domande della conferenza stampa del mio direttore. Sono totalmente concentrato sulla partita di domani, non voglio commentare nessuna sua parola. In questo momento non ci sono problemi e divisioni, siamo tutti insieme. Lavoriamo per fare una buona partita». 
 
Peres esterno alto. «Difficile in questo momento vederlo in quella posizione. Sono cambiate molte cose e non abbiamo bisogno di farlo giocare lì come ala. Abbiamo bisogno di lui come terzino in questo momento». 
 
Kluivert e Under. «Hanno fatto una buona partita. Kluivert dopo l’infortunio non è stato come nella prima parte della stagione. Under dopo l’infortunio di Zaniolo ha fatto buone partite, ma in questo momento quando abbiamo incassato due sconfitte il problema è di tutti. Abbiamo bisogno di esperienza nella squadra, per i giovani questo momento è difficile, vediamo se giocheranno o meno». 
 
Il Var challenge. «Sono sempre a favore di tutto ciò che possa migliorare il calcio. Devo confessare che non ho capito bene questa questione, magari è meglio aspettare prima di commentare». 
 
Fazio o Cetin. «Ho un dubbio in una situazione. Ma è una possibilità». 
 
Il coraggio della squadra. «Per giocare nella mia squadra bisogna sempre avere coraggio. Con questi giocatori la squadra ha quasi sempre avuto coraggio. Posso parlare di alcune partite che abbiamo perso e la squadra ha avuto comunque coraggio. Con la Juve in otto minuti abbiamo preso due gol e se non hai coraggio ne puoi prendere 4 o 5. Anche contro il Torino all’intervallo avevamo un risultato negativo e poi abbiamo giocato con coraggio. La squadra ha accusato molto la partita contro il Sassuolo, dobbiamo avere iniziativa ma allo stesso tempo avere una certa tranquillità. Io che ho giocato a calcio è facile capire certi momenti». 
 
Le condizioni di Diawara. «È una situazione che sta migliorando giorno per giorno, la prossima settimana sarà decisiva, tutti i giorni parlo con lui e con i medici. Ha una evoluzione quotidiana e spero che la prossima settimana possa avere la possibilità di cominciare con noi. I segnali sono molto positivi». 
 
Mkhitaryan. «È un giocatore importante, con molta esperienza e capacità di decisione buona. Lui può giocare come ala, come trequartista, in un sistema diverso può giocare in attacco. Può giocare anche come portiere, è uno dei giocatori più intelligenti che io abbia mai conosciuto. La sua posizione migliore è trequartista o ala». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA