Roma, Fonseca contro Mihajlovic, duello in panchina

Roma, Fonseca contro Mihajlovic, duello in panchina
di Stefano Carina
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Sabato 1 Giugno 2019, 09:30
Alla fine si torna sempre al punto di partenza: chi decide nella Roma? Perché leggendo anche ieri un passo della lettera di Pallotta riguardante Totti («Le sue intuizioni e la sua competenza, nel confronto con me e con Fienga, riguardo un potenziale candidato alla panchina, sono state più utili di qualsiasi consiglio») lascia intendere il modus operandi del presidente. Che ascolta Totti ma sente tutti. Quindi se passa la linea di Francesco (supportato dal Ceo Fienga) il ballottaggio si limiterebbe alla prima scelta Gattuso (contattato direttamente mercoledì sera ma apparso titubante sulla possibilità offertagli) e l’alternativa legata a Mihajlovic (pur consapevole delle difficoltà ambientali che Sinisa troverebbe, ieri su un muro della Capitale è apparsa una scritta razzista a firma dei Fedayn “Mihajlovic sporco serbo, Roma ti schifa”). Se dovesse imporsi invece Baldini, qualora Sarri dovesse accasarsi alla Juventus, il testa a testa sarebbe invece ristretto a Giampaolo (in ballo anche per la panchina del Milan) e Fonseca. Ma poi c’è chi realmente dovrebbe scegliere - il futuro ds Petrachi - che però non può ancora essere ufficializzato perché bloccato da Cairo e soprattutto dalla modulistica federale che non prevede due incarichi in club diversi nella stessa stagione (prossima settimana dovrebbe essere quella buona per liberarsi ma poi, per l’incarico effettivo, bisognerà attendere il 1 luglio). E il dirigente salentino ha idee parzialmente diverse: preferirebbe un tecnico che ha già allenato in serie A (come Totti) e il nome che ha in testa da giorni è Mihajlovic (e come alternativa italiana De Zerbi). Nutre perplessità a livello caratteriale su Giampaolo (pur apprezzandone la metodologia di lavoro), non lo entusiasma Gattuso ma, se il club dovesse alla fine optare per la rottura (ossia virare su un tecnico ‘estero’: una sorta di Garcia-bis, per intenderci), apprezza da tempi non sospetti Fonseca. Come si evince, nel gioco d’incastri, non c’è un tecnico che unanimemente possa essere considerato la prima scelta dalle tre anime della società. 
BALLOTTAGGIO
Capire dunque chi avrà l’ultima parola, aiuterebbe a chiudere il cerchio. Se, come trapela negli ultimi giorni, Pallotta - pur ascoltando tutti - è orientato a concedere carta bianca a Petrachi, il ballottaggio si restringe a Mihajlovic e Fonseca. Il portoghese piace per la sua idea di gioco e per l’esperienza internazionale maturata con lo Shakhtar. Il serbo invece è l’uomo forte che il ds ritiene l’ideale per ripartire. Che godrebbe tra l’altro dell’appoggio di Totti. Non poco, in questo momento storico. 
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