Fonseca: «Gli infortuni sono una nostra preoccupazione, lavoriamo per prevenirli»

Paulo Fonseca
di Gianluca Lengua
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Sabato 14 Settembre 2019, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 19:15

Paulo Fonseca riprende dopo la sosta con più frecce al suo arco, anche se non potrà contare su Smalling che si è infortunato giovedì scorso: «La squadra ha avuto un passato difficile sugli infortuni, sin dal primo giorno è stata una nostra preoccupazione. Con staff medico, nutrizionisti e preparatori stiamo lavorando per evitarli». 

Le condizioni di Smalling. «Sono stati 10 giorni senza i Nazionali, ma poi sono rientrati. Alcuni di loro non sono stati impiegati e saranno tutti a disposizione per giocare. Smalling negli ultimi due giorni ha accusato un fastidio all’adduttore, nulla di grave vogliamo gestire la situazione e che sia al 100% e non all’80 o 70». 

Cambiamenti. «Ho visto la squadra migliorare e sono fiducioso in vista di questa partita alla luce di quanto fatto in settimana. Ci sarà qualcosa di diverso, ma non voglio svelare la nostra strategia».

Sei infortuni muscolari. «Non sono il tipo di persona a cui piace trovare alibi, ho sentito parlare di campo e palestra. Under si è fatto male in Nazionale e non con la Roma, Pastore ha una storia recente di diversi infortuni, ci sono dei momenti in cui dobbiamo gestire giocatori a rischio e alla Roma ci sono. Smalling non ha un problema muscolare, ha avvertito un dolore all’adduttore e abbiamo deciso di non correre rischi. L’infortunio di Spinazzola può accadere. Quelli che devono essere sottoposti ad attenzione sono quelli di Perotti e Zappacosta: il primo si è fatto male durante la rifinitura mentre ci allenavamo sulle palle ferme, il secondo nel pre partita. Poi possono entrare in gioco aspetti e sfere che riguardano lo stato d’ansia di un calciatore.La squadra ha avuto un passato difficile sugli infortuni, sin dal primo giorno è stata una nostra preoccupazione. Con staff medico, nutrizionisti e preparatori stiamo lavorando per evitare gli infortuni. Questo problema riguarda tutti i club europei, stiamo sviluppando programmi rigorosi per prevenire che comunque è impossibile farlo al 100%».
 



Mkhitaryan. «Vi ho abituato male perché vi ho sempre svelato chi avrebbe giocato e chi no. Oggi non lo farò. Mkhitaryan è un giocatore pronto ed è a disposizione».

Squadra aggressiva. «Con la Lazio non mi è piaciuta la passività della squadra, mentre io voglio un atteggiamento coraggioso soprattutto in fase di recupero di palla e pressing. Non voglio veder ripetere la prestazione contro i biancocelesti».


Il lavoro sulla squadra. «Ho visto miglioramenti costanti, ho fiducia per la partita di domani, vedremo ulteriori miglioramenti. Vedremo la qualità di gioco e i nostri concetti per il futuro. La squadra sta crescendo rispetto alle ultime due partite in cui non sono mancate cose positive». 

Pellegrini. «È un giocatore che può ricoprire bene diversi ruoli, ma non dirò in quale sarà domani. Capisce sempre quello che deve fare». 

Possesso palla. «In Italia molte volte le squadre non hanno sufficiente pazienza nella gestione della palla, io voglio una squadra che la sappia gestire perché questo è importante per il nostro gioco. Il campionato italiano ha caratteristiche molto specifiche e che rendono difficile il possesso palla. La mentalità? Ci sono peculiarità a cui bisogna adattarsi, ma ci sono dei principi a cui non intendo abdicare. Per fare questo è necessario un cambio di mentalità, far capire i vantaggi quando hai la palla sia in fase offensiva che difensiva. Se la Roma fosse abituata a questo tipo di mentalità e da quel che vedo non mi sembra, cambieremo il modo di stare in campo della squadra». 

De Zerbi. «È un allenatore eccellente e coraggioso. Gli piace tenere la palla, basta vedere le statistiche è la squadra con più possesso e passaggi riusciti. Se una squadra riesce a proporre questo calcio merita i miei complimenti». 

Zaniolo. «Sono soddisfatto di lui, è un giocatore giovane e deve migliorare il suo modo di capire il gioco. Lavora in fase difensiva, aiuta sempre la squadra. Continuerà a migliorare, ha delle qualità eccellenti in cui riponiamo fiducia e speranza». 

Il mercato. «Cercavamo un centrale esperto ed è arrivato Chris, lo stesso vale per Mkhitaryan che può giocare in tanti ruoli. Anche Kalinic deve migliorare dal punto di vista fisico perché non ha fato la preparazione con l’Atletico Madrid. Ma sono molto fiducioso». 

Marcare a zona. «Stiamo lavorando su questo e sul controllo della profondità.
Va fatto una distinzione tra le prime due partite: con la Lazio il controllo della profondità era buono anche perché la squadra era più bassa, ma sono mancate altre cose. Con il Genoa abbiamo sofferto la profondità e abbiamo apportato i correttivi». 

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