Roma, Fonseca confessa: «Infortuni inspiegabili, mai così tanti in carriera»

Paulo Fonseca (foto MANCINI)
di Gianluca Lengua
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Domenica 5 Aprile 2020, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 16:20
È stata una stagione anomala quella di Paulo Fonseca nel suo primo anno in Italia, oltre all’emergenza sanitaria che ha fermato il campionato, il tecnico ha dovuto fare i conti con decine di infortuni che hanno reso il cammino dei giallorossi più arduo sia in campionato che in Europa League: «Quest’anno ho vissuto qualcosa senza precedenti. Non mi era mai successo in carriera, è quasi inspiegabile», ha detto il tecnico in un’intervista al quotidiano portoghese A bola. Giocatori acquistati per garantire continuità, costretti a fermarsi per settimane o mesi: «Non solo l’infortunio di Zaniolo, che è arrivato in un buon momento. Diawara era importante, Mkhitaryan è stato fuori due o tre mesi. In più Pellegrini, Cristante, Zappacosta, Dzeko, Perotti, Pastore, Kluivert, Under... Non sono mai stati tutti disponibili contemporaneamente. È stato difficile trovare stabilità nella squadra con così tanti infortuni, ci sono stati momenti difficili, non avevamo giocatori. La squadra. però, ha mostrato carattere, si è unita e ha lottato contro questa difficoltà. Ho un gruppo di lavoro molto solidale, è stato importante in questo momento difficile». La necessità in casa Roma è quella di portare un trofeo ai tifosi («a gennaio quando abbiamo il momento più difficile, non abbiamo mai avvertito rabbia da parte loro») che manca ormai da oltre 10 anni: «I titoli sono per la storia e finiscono nei libri. La cosa più importante per me è come posso lasciare un segno sulle persone che lavorano con me, quelle che posso aiutare ad essere migliori. Mi dà più piacere che essere esaltato per i titoli». La strategia per vincerli, racconta Fonseca, è quella di acquistare giovani e crescerli assieme a calciatori di esperienza: «È la strategia che stiamo seguendo per il futuro. Siamo la squadra più giovane del campionato: abbiamo Mancini, Pellegrini, Diawara, Kluivert, Under e Villar. In questo momento la Roma per vincere deve avere giocatori decisivi. E questi sono più esperti. La Roma non vuole pensare solo al futuro, ma deve tornare alla vittoria. Questa combinazione di giovani con esperti è fondamentale».
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