Fonseca, caccia al quarto posto che salva la Roma

Fonseca, caccia al quarto posto che salva la Roma
di Stefano Carina
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Giovedì 18 Giugno 2020, 07:30
ROMA Friedkin, il bilancio, Pallotta, Petrachi, i conti in rosso, Pedro, i dissidi interni, il mercato. Tutto confermato e ampiamente documentato. E la Roma? Mercoledì la squadra di Fonseca tornerà a giocare, ospitando la Sampdoria, dando così il via alla rincorsa al quarto posto. Se l’Atalanta dovesse vincere il recupero contro il Sassuolo i punti da fare in più della squadra di Gasperini in 12 gare diventerebbero 7, in virtù degli scontri diretti a favore dei nerazzurri. Ossia, partire con l’handicap di 2 gare e mezzo. Basterebbe questo per fotografare l’impresa che attende Fonseca. Paradossalmente però questo è il minimo. Il difficile per il tecnico sarà tenere unito un gruppo che nella migliore delle ipotesi ha i dubbi di Pastore («Nessuno di noi sa cosa succederà in futuro. Servono soldi, partiranno molti giocatori»). Nella peggiore invece è consapevole che queste 12 partite che rimangono (più quelle di Europa League) saranno le ultime con la maglia della Roma. Sono tanti i calciatori con le valigie pronte per l’ennesima, radicale rivoluzione che si prospetta a fine stagione. Tra coloro che saranno sacrificati sull’altare delle plusvalenze e del bilancio (Kluivert, Under, Cristante, Schick, Florenzi, Riccardi) agli altri che dovrebbero alleggerire i costi del club (Juan Jesus, Fazio, Bianda, Karsdorp, Bruno Peres, Gonalons, Coric, Defrel, Perotti, Pastore, Olsen) senza dimenticare la spada di Damocle che aleggia sui gioielli Zaniolo e Pellegrini, lo scenario che ne esce è inquietante. 

ESPERIENZA E 4-2-3-1 
Fonseca ha comunque le idee chiare. Almeno per adesso nessun stravolgimento tattico e avanti con l’esperienza. Il 4-2-3-1 per dieci/undicesimi è pronto. L’unico dubbio riguarda il titolare a destra nel tridente offensivo. Perché se la mediana sarà composta da Diawara e Veretout e il trio dei trequartisti vede Pellegrini (con la Samp ci sarà) al centro e Mkhitaryan (non al meglio) a sinistra con Dzeko centravanti, a destra il ballottaggio - aspettando il rientro di Zaniolo («Tra due-tre settimane torno dai miei compagni», le sue ultime parole) - è ristretto a Perez e Under. Lo spagnolo è in rampa di lancio, il turco pronto a essere ceduto. L’aspetto psicologico è un fattore che non potrà non fare la differenza nelle scelte di Fonseca. L’ultimo caso è soltanto un esempio. Ma ce ne sono altri. Anche positivi: Zappacosta, ad esempio, avrà a disposizione questo finale di campionato per strappare la conferma in prestito per l’anno prossimo. La rincorsa sta per iniziare. 
 
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