Roma, Fonseca: «Abbiamo una forte identità e siamo motivati. Smalling tornerà in Europa League»

Roma, Fonseca: «Abbiamo una forte identità e siamo motivati. Smalling tornerà in Europa League»
di Gianluca Lengua
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Domenica 25 Ottobre 2020, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 14:43

La Roma di Paulo Fonseca domani alle 20.45 affronterà il Milan a San Siro. Una partita che potrebbe confermare l’ottima striscia dei giallorossi avvicinandola alla vetta della classifica: «Non sarà un match contro Ibrahimovic, ma contro il Milan. Conosciamo la qualità della squadra e non preparo la partita pensando solo a lui. La Roma vorrà dimostrare in campo di essere una grande squadra, giocheremo per vincere». Ecco la conferenza stampa di Paulo Fonseca. 

Dzeko e Ibrahimovic. «Sono due giocatori importantissimi. Dzeko per la Roma, Ibrahimovic per il Milan.

Non voglio fare paragoni, perché non lavoro tutti i giorni con Ibrahimovic. Posso dire che Dzeko è importante per la nostra squadra, sono due giocatori che giocano nella stessa posizione con caratteristiche simili. Per me è importante Dzeko e vedere che è un grandissimo giocatore che sta bene e motivato e sarà fondamentale per domani». 

La rosa della Roma. «Il Milan è in un gran momento con una grande squadra e allenatore, ma penso che anche noi siamo in un buon momento, siamo motivati e la squadra è fiduciosa. Domani avremo una partita molto interessante tatticamente, la Roma vorrà dimostrare in campo di essere una grande squadra e che giocherà per vincere». 

Play-off e play-out. «Possiamo rimanere così fino alla fine. Tutti in squadra stanno lavorando per finire con responsabilità il campionato in questo modo. Sono preoccupato per la situazione generale, dobbiamo stare attenti e rispettare le norme perché è un momento difficile per tutti». 

Mirante. «Giocherà lui poi deciderò partita per partita».

La carenza in alcune posizioni. «Abbiamo vinto contro lo Young Boys, abbiamo fatto riposare giocatori importanti per la partita contro il Milan e hanno giocato calciatori che normalmente non giocano». 

Ibrahimovic. «Per avere questa condizione a 39 anni è perché è un grande professionista altrimenti non c’è la possibilità di giocare in quel modo a quell’età. Non sarà una partita contro di lui ma contro il Milan, conosciamo la qualità della squadra e non preparo la partita pensando solo a lui».

Le punizioni. «Dopo l’allenamento facciamo sempre le prove con 4/5 giocatori: Pellegrini per me è il più forte in questo momento, ma ci sono anche Veretout, Cristante e Mkhitaryan che possono fare bene». 

La difesa alta. «È vero che abbiamo i difensori centrali veloci, ma dipende dalle caratteristiche dell’avversario. La squadra è preparata per giocare con la difesa a tre o a quattro». 

Il turnover in difesa con lo Young Boys. «La mia scelta non è stata in considerazione della disponibilità o meno di Mancini. Ho deciso di far riposare Ibanez».

Il terzino destro. «Ho scelto per la partita di domani, poi decido partita dopo partita».

L’armonia nella squadra. «Abbiamo un’identità forte e siamo insieme, motivati e felici. Negli ultimi risultati abbiamo avuto una striscia positiva ed è la dimostrazione che abbiamo molta fiducia». 

Gli equilibri del campionato. «Ci sono due principali candidati: Juventus e Inter. Poi ci sono altre squadre che possono fare un bellissimo campionato. Quello che è accaduto nelle prime partite è una dimostrazione dell’equilibrio di questo campionato, è difficile vincere una partita pur giocando con il primo o con gli ultimi in classifica». 

Smalling. «Sta bene, ma non è pronto per questa partita contro il Milan. Può tornare nel prossimo match di Europa League».

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