Roma, Florenzi ritrova CR7 e vuole essere «all’altezza»

Roma, Florenzi ritrova CR7 e vuole essere «all’altezza»
di Stefano Carina
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Venerdì 10 Gennaio 2020, 09:30
Fenomeno, sia ad accendere una gara - quella della passata stagione - che per la Juventus non contava nulla mentre per la Roma rappresentava l’ultima speranza, poi svanita, di agganciare la Champions. Fenomeno, anche nel regalare - inconsapevolmente - nuovo lustro a Florenzi, criticato per un’intera annata e riabbracciato per una notte dall’Olimpico. Ronaldo è così: quello che tocca, spesso e volentieri lo tramuta in oro. E suo malgrado c’è riuscito anche 8 mesi fa con l’attuale capitano giallorosso. È il 12 maggio, terzultima di campionato. Durante la ripresa, scoppia un battibecco tra Alessandro e il portoghese. Il punteggio è sullo 0-0. Gli animi si scaldano e Ronaldo risponde con un po’ di spocchia al numero 24. Si avvicina, mentre lo vede parlare con l’arbitro Massa e gli intima di stare zitto: «Sei troppo basso per parlare». Florenzi non la prende bene e deve essere fermato dai compagni. La rivincita però non si fa attendere: a undici minuti dalla fine sigla il gol dell’1-0, sfruttando al meglio un assist di Dzeko e sfoga la rabbia repressa con una corsa senza fine sotto la Curva Sud. 
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Quel gol doveva rappresentare una ripartenza. L’ennesima. Anche quest’anno, invece, Florenzi ha vissuto una stagione sulle montagne russe che più di una volta lo ha portato a pensare di andare via. Dimenticato da metà ottobre a inizio dicembre, complici l’infortunio di Santon e il momento-no di Spinazzola è stato riproposto titolare nelle ultime 4 gare. Male con il Wolfsberger (dove commette anche un autogol), benino con il Brescia e la Fiorentina, di nuovo deficitario con il Torino (un suo errore in fraseggio ha propiziato il primo gol di Belotti). Domenica, ha un’altra chance. Spinazzola, debilitato dall’influenza, sarà pronto per la panchina. Santon è ai box. Gioco-forza tocca ancora a lui. L’avversario? Ronaldo. Sì, proprio il pluri Pallone d’Oro, quello che gli intimò di stare zitto perché era troppo basso per parlare. Ad Alessandro, l’occasione di dimostrare che l’importante nella vita, come in un campo di calcio, non è essere alti ma essere all’altezza. Mercato: se parte Jesus (Fiorentina), Petrachi punta Ibanez. C’è intesa con l’Atalanta ma il ragazzo vorrebbe giocare. Il Bologna è pronto ad accontentarlo.
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