Roma, Fienga: «Abbasseremo i costi e aumenteremo la competitività. Baldini? Pagato dall’azionista di maggioranza»

Fienga, Fonseca e Baldissoni
di Gianluca Lengua
2 Minuti di Lettura
Lunedì 24 Giugno 2019, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 22:28
L’amministratore delegato della Roma Guido Fienga fa un quadro completo della situazione attuale del club durante l’assemblea degli azionisti. I partecipanti hanno posto delle domande ai dirigenti presenti circa i costi che dovrà sostenere la società nei prossimi mesi: «La logica è massimizzare il ritorno sulle cessioni degli asset, non per forza farle. Le cessioni si faranno solo se si verifica l’ipotesi in cui c’è un’offerta che ne valorizzi la capacità. Siamo concentrati sul mantenimento di competitività di una squadra nonostante una revisione dei costi della stessa. Degli errori sono stati fatti, il costo della squadra è aumentato - non solo il monte ingaggi - ma anche l’ammortamento dei cartellini. Ed è aumentato più della competitività. Cerchiamo di convertire il contributo dei due fattori, riducendo i costi e aumentando la competitività», ha detto l’ad giallorosso Guido Fienga. Gli azionisti, poi, hanno chiesto di chiarire la figura di Franco Baldini: «È un consulente dell’azionista di maggioranza. Non ha ruolo nella governance della società. Il management della Roma è il soggetto collettivo che elabora le strategie e ne determina l’esecuzione. Qualsiasi investitore usa confrontarsi con degli esperti del settore in cui investono e probabilmente Baldini è uno di questi esperti. L’azionista di maggioranza fa il “challenge”, ossia la verifica delle proposte che arrivano dalla società con i suoi consulenti e uno di questi è Baldini. Da quando sono, CEO ossia dal processo di selezione del nuovo ds e dalla scelta del nuovo coach Fonseca, le scelte sono avvenute solo per un processo decisionale gestito dal management di questa società. Chi paga Baldini? È pagato dall’azionista di maggioranza di AS Roma, la As Roma SPV LLC». Durante l’assemblea ha risposto agli interventi anche il vicepresidente Mauro Baldissoni che smentito l’interesse di un fondo del Qatar nell’acquisire il club, spiegando l’interesse per i terreni di Fiumicino per la costruzione del nuovo stadio: «È opportuno che gli investitori valutino eventuali proposte alternative al fine di salvaguardare gli investimenti fatti fino ad oggi nell’eventualità, oggi non attesa, che possa esserci una negativa chiusura delle negoziazioni con il Comune di Roma». In chiusura l’ad Fienga manda in un avviso ai naviganti: «Una cosa posso assicurarla: non c’è organizzazione se non c’è disciplina e su questo stiamo migliorando. Non può più essere tollerato che la Roma sia una piattaforma usata da chiunque dentro e fuori Trigoria per poter fare quello si vuole. La Roma è un’aspirazione e una società seria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA