Feyenoord, Slot provoca: «La Roma di Mourinho fa solo lanci lunghi, sappiamo cosa aspettarci»

In finale con un percorso quasi immacolato: in diciotto gare ha ottenuto dodici vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta

Feyenoord, Slot provoca: «La Roma di Mourinho fa solo lanci lunghi»
di Stefano Boldrini
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 08:10

Partiamo da un dato: il Feyenoord è arrivato in finale di Conference League con un percorso quasi immacolato. In diciotto gare complessive, visto che la squadra è entrata nel torneo dal secondo turno di qualificazione, ha ottenuto dodici vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta, l'1-2 rimediato in casa degli svedesi dell'Elfsborg il 26 agosto 2021, ritorno dei playoff. Ha segnato 120 gol in totale: 76 in campionato il centrocampista Guus Til è il bomber con 15 reti - e 43 in Europa, più uno in Coppa d'Olanda. Il capocannoniere assoluto, a quota 23, è il colombiano Luis Sinisterra, 22 anni e un modello dichiarato: «Juan Cuadrado, è lui il mio punto di riferimento». Bastano questi elementi per dare le misure della squadra olandese: vocazione offensiva, solidità internazionale. Ma se si considerano anche i dati della difesa, ecco l'altra faccia della luna: 56 gol incassati, tra campionato (34), Europa (20) e coppa nazionale (2). Morale: squadra da rispettare, ma con qualche lacuna, soprattutto nella fase di copertura.

La mano di Slot

Dietro a questi dati, c'è la mano di Arne Slot, 43 anni, l'allenatore olandese alla guida del Feyenoord dall'estate scorsa. E' un ex centrocampista folgorato dal calcio di Pep Guardiola, con la sottile differenza che il modulo di riferimento è il 4-3-1-2.

In rarissime occasioni sono stati utilizzati 4-4-2 e 4-3-3: si contano con le dita di una mano. Slot, come intravisto nell'allenamento open di sei giorni fa in Portogallo, ha una visione molto offensiva del calcio. I due centrali di centrocampo sono altrettanti registi. Ricoprono un ruolo fondamentale in fase di attacco: con i tre uomini della trequarti vanno a comporre una linea a cinque.

Le altre pedine chiave sono gli esterni: quelli bassi possiedono una notevole forza di spinta, mentre quelli alti vedi Sinisterra vanno spesso a segno. Il Feyenoord è però vulnerabile quando si ritrova con otto uomini oltre la linea di centrocampo: Trauner e il reclamizzato Senesi in quei momenti rischiano grosso. In Olanda, questa filosofia ha portato il Feyenoord a chiudere la Eredivisie al terzo posto, con approdo in Europa League. In Europa, ha permesso di superare nei quarti lo Slavia Praga e in semifinale il Marsiglia.

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Spavaldo

L'approccio alla finale di Tirana da parte di Slot appare spavaldo: «Abbiamo visto molte partite della Roma. C'è quasi sempre lo stesso stile di gioco. Mi sorprenderebbe qualcosa di nuovo. Mi aspetto palloni lunghi oltre la linea della nostra difesa. Sappiamo che cosa aspettarci, anche se nel calcio non si sa mai e la Roma ha un allenatore molto esperto. Abbiamo rispetto del nostro avversario, ma abbiamo entusiasmo e un'enorme voglia di vincere questa coppa. Chi giocherà tra i pali? Bijlow in questi giorni ha lavorato bene e se non si verificheranno problemi all'ultimo momento toccherà a lui. E' il nostro titolare».

Il centrale

Gernot Trauner, difensore centrale, austriaco, 30 anni, con un passato al Lask Linz, ha ribadito un concetto espresso da altri giocatori del Feyenoord, a cominciare dall'attaccante belga-nigeriano Dessers: «Questa partita è il momento più alto della mia carriera. Non ho mai giocato una finale europea. Sono preparato ad affrontare Abraham: è forte fisicamente, ha buona tecnica e ha il senso del gol».

 

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