Dzeko, oggi il test decisivo: corsa contro il tempo per esserci contro il Parma

Dzeko, oggi il test decisivo: corsa contro il tempo per esserci contro il Parma (foto MANCINI)
di Gianluca Lengua
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Martedì 17 Novembre 2020, 07:30

Oggi sarà il giorno della verità per Edin Dzeko che questa mattina si dirigerà a Trigoria per sottoporsi al tampone dopo aver trascorso gli ultimi undici giorni in isolamento domiciliare. Il bosniaco era risultato positivo al Covid lo scorso venerdì 6 novembre e da quel giorno ha rispettato la quarantena restando lontano dalla moglie Amra e dai tre piccoli Dani, Una e Sofia. Un periodo in cui non tutto è filato liscio, infatti, da completo asintomatico si è ritrovato ad avere qualche linea di febbre e dolori alle ossa. Nulla di preoccupante e che soprattutto abbia inciso con la sua voglia di rientrare in campo a stretto giro, come evidenziato ieri in una storia pubblicata su Instagram: «Torno presto». A corredo del messaggio una foto del bomber giallorosso con indosso la tuta d’allenamento della Roma. Un desiderio che oggi potrebbe trasformarsi in certezza perché se il tampone molecolare darà esito negativo allora potrà cominciare l’iter per tornare ad allenarsi, sottoponendosi prima a una visita di idoneità. Fonseca lo aspetta a braccia aperte, ma sa bene che la percentuale di utilizzarlo contro il Parma è ridotta al minino perché dopo undici giorni di inattività e al massimo tre di allenamenti con la squadra, potrebbe risultare rischioso giocare un’intera partita. Edin nel giardino della sua villa a Casal Palocco ha svolto alcuni esercizi di risveglio e potenziamento muscolare, ma è troppo poco per essere considerato un abile arruolato. È più probabile che segua un iter graduale che lo porterà a essere in piena forma nella trasferta di Cluj (giovedì 26) e in quella di Napoli (domenica 29). Sedere in panchina nel match contro gli emiliani sarebbe già un buon passo in avanti, significherebbe che il virus è stato sconfitto definitivamente. 

ALMENO DIAWARA E CALAFIORI
Le altre assenze che di certo peseranno al tecnico saranno quelle di Pellegrini, Kumbulla, Santon e Fazio tutti risultati positivi al Covid tra lunedì 9 e martedì 10. Ieri il difensore albanese ha annunciato che anche la sua compagna Greta è rimasta contagiata: «Per fortuna è asintomatica e quindi ora siamo in due a trascorrere i giorni isolati e nel pieno rispetto delle regole e restrizioni. Ma non ci perdiamo d’animo». Stessa condizione anche per la moglie di Pellegrini e la figlia Camilla. Fonseca, però, potrà contare sul ritorno di Diawara e Calafiori, quest’ultimo proverà a strappare anche una maglia da titolare nel caso in cui Spinazzola non dovesse recuperare dall’infortunio muscolare (ieri allenamento individuale assieme a Mirante e Perez). Un posto se lo combatteranno Diawara e Cristante che nel 3-4-2-1 di Fonseca possono giocare in mediana accanto a Veretout

GLI INARRESTABILI
Non si sono mai fermati, invece, Pedro e Mkhitaryan pronti a scendere in campo e dare supporto a Mayoral. Sarà lui a prendere il posto di Dzeko se non dovesse farcela, nonostante alcune prestazioni che non hanno convinto l’allenatore: «È un giovane e ha bisogno di tempo per adattarsi, ma l’importante è che non cambino le intenzioni offensive della squadra. Ci deve essere coraggio anche contro il pressing degli avversari: non buttar via la palla è un atteggiamento che può portarti dei vantaggi, anche se ogni tanto si fanno degli errori. Un giocatore senza coraggio non può giocare in questa squadra». Coraggio che la Roma dovrà dimostrare di avere a partire da domenica quando sarà chiamata a giocare 10 partite in 30 giorni, un periodo chiave in cui Fonseca tenterà di confermare il buon inizio di stagione. Infortuni e Covid permettendo. 
 

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