Roma, la rinascita di Edin: cattivo non lo sarà mai, ma almeno è tornato freddo sotto porta

Roma, la rinascita di Edin: cattivo non lo sarà mai, ma almeno è tornato freddo sotto porta
di Alessandro Angeloni
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Mercoledì 21 Settembre 2016, 23:09 - Ultimo aggiornamento: 23:39
A volte un numero sa spiegare qualcosa che l'occhio o i giudizi preconfezionati non riescono a notare. Edin Dzeko è rinato, anche se per qualcuno sarà sempre il fratello alla lontana di Marco Pacione o di qualsiasi altro calciatore ci venga in mente passato alla storia per un percorso negativo sotto porta o per una serata in cui la palla non voleva entrare. Dzeko in questo scorso di stagione, cinque partite, ha segnato 4 gol. Lo stesso numero di reti, nella passata annata, le ha segnate in venti partite. Cresce quanto meno la sensibilità sotto porta, questo è evidente; cresce anche perché quest'anno Spalletti gli concede maggiori chance. L'anno scorso, con Lucio in panchina, la Roma aveva trovato la sua identità con i tre attaccanti leggeri, Edin spesso si è ritrovato a guardare, tanto che quest'estete è stato accostato a molti club. Specie nelle prime settimane di mercato lui stesso si era convinto di voler ricominciare da un'altra parte. Poi ha capito che forse doveva anche lui cambiare atteggiamento e lo ha cambiato, pian pianino. Si è messo sotto con il lavoro, non ha saltato un allenamento, ha lanciato messaggi inequivocabili soprattutto durante le amichevoli estive, dove è andato molto spesso in gol. Spalletti non poteva non notare questo suo cambiamento e sta provando, oltre a farlo giocare spesso, anche a tirar fuori da lui quel carattere e quella cattiveria che un centravanti deve avere. Edin forse non sarà mai Batistuta, perché quella grinta te la ritrovi dalla nascita, non si acquisisce con il tempo. Ma di sicuro se la sfiga gli andrà via definitivamente di dosso, la Roma avrà un centravanti da almeno venti gol a stagione in grado di spaccare le porte avversarie senza cattiveria ma con gentilezza, alla Edin. Le due reti contro un avversario modesto (solo un'altra volta ne aveva segnate due, contro il Palermo lo scorso anno) gli fanno ritrovare il sorriso e la fiducia in se stesso. Cattivissimo Edin non lo sarà mai, ma se almeno torna ad essere freddo davanti al portiere avversario, il più è fatto. Basta e avanza.     

«E’ sempre bello fare gol, lo è ancora di più farne due. Ne ho fatti 2 oggi ma devo fare sempre così, devo essere più cattivo come dice il mister in queste occasioni. Quando Totti gioca io lo so dove devo andare, come contro la Samp. Lui ha messo una palla incredibile e per me è più facile» le parole di Dzeko.
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