Roma, caccia aperta all’erede di Dzeko: il colpo che non si deve sbagliare

Roma, caccia aperta all’erede di Dzeko: il colpo che non si deve sbagliare
di Alessandro Angeloni
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Mercoledì 3 Luglio 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 10:37
Va bene il regista (fondamentale), decisamente indispensabile il difensore centrale, o forse pure due, specie dopo la partenza del migliore che avevi, Manolas. Necessario il portiere, visto che Olsen, lo abbiamo capito, non dà garanzie nemmeno al nuovo allenatore. Ma il vero nodo dell’estate è il centravanti. Dal nome del puntero capiremo di che pasta sarà fatta la Roma, quale sarà l’obiettivo dichiarabile. Perché un conto è se arriva il Pavoletti di turno, Lammers o Petagna, un conto è se arriva uno alla Higuain o Icardi. Diversi sono i costi, diversa è l’ambizione di partenza. 
OBIETTIVO PIPITA
Higuain e Icardi sono due spese diverse. Gonzalo è un calciatore da ricostruire, nel morale e nel fisico. Va tirata fuori la voglia di riscatto e gli vanno dati parecchi soldi. Il Pipita ha un ingaggio monstre rispetto ai canoni di un club che ha come obiettivo l’abbassamento del tetto-stipendi. La questione Dzeko è la dimostrazione pratica: calciatore di una certa età, che guadagna tanto, quindi arrivederci. A proposito, ma l’arrivederci (o l’addio) è reale? Al momento tra Inter e Roma non c’è pace, le due società si fanno i dispetti (Barella) e non si vengono incontro come avvenuto nell’anno scorso e nel passato più remoto. Al momento Fienga-Paratici e Marotta-Ausilio non trovano l’accordo: a Trigoria, per Edin, vogliono 20 milioni, con giocatore del vivaio da scegliere (oppure D’Ambrosio). A Milano, forti dell’accordo con il calciatore, tirano la corda. I giorni passano, la Roma sta per radunarsi e Dzeko rischia di ritrovarsi a Trigoria, come quattro anni fa a Manchester, da separato in casa. A Milano c’è il problema inverso con Icardi, che Conte prova a spingere via a tutti i costi e lui invece vuole presentarsi in ritiro. Facile, ad oggi, pensare che Dzeko si accaserà all’Inter, e Icardi andrà via. La Roma per prenderlo deve fare l’investimento grosso, anche più di quanto aveva previsto di spendere per Barella. Maurito varrà intorno ai 60-70 milioni, e guadagna più di Higuain. La differenza è che la Roma, con Gonzalo rischia di fare un investimento rischioso, mentre Icardi è un assegno circolare. 
PRESTITI E GOL
La Roma prenderebbe Higuain in prestito, pagando solo l’ingaggio. Ma la Juve non è d’accordo e tratta: chiede, ad esempio, due giovani come Cangiano e Riccardi oppure è disposto a cederlo in prestito oneroso. Di mezzo, come noto, c’è Zaniolo, che sta trattando con la Roma il rinnovo e tutti conoscono le avances che gli sono arrivate da Torino. Insomma, il panorama è vasto, il centravanti quest’anno non può essere sbagliato, perché Dzeko non è facilmente sostituibile, non a casolo lo vuole Conte. Ma se dovesse arrivare un big, che ne sarà di Schick, che la Roma fatica a cedere per il rischio minusvalenza? Patrik vivrebbe un’altra stagione all’ombra, con il rischio di svalutarsi definitivamente. Se non giocava con Dzeko davanti, figuriamoci con Higuain o Icardi. Lo possono salvare i vari Lammers, Pavoletti o Petagna, e torniamo alla partenza. Forse. Per non saper né leggere né scrivere, intanto, dalla Germania qualcuno si è fatto avanti, almeno così scrivono da quelle parti. Borussia Dortmund e Schalke 04 hanno messo Patrik nel mirino. Lo vogliono in prestito. 
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