Roma, Di Francesco: «Anche io sono Anna Frank. Karsdorp titolare con il Crotone»

Foto Mancini
di Gianluca Lengua
4 Minuti di Lettura
Martedì 24 Ottobre 2017, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 16:16

«Io mi sento Anna Frank», risponde così Eusebio Di Francesco ai tifosi della Lazio che hanno attaccato gli adesivi della bambina ebrea con la maglia della Roma. Il tecnico giallorosso aggiunge: «È una questione di cultura e per averla bisogna studiare e affrontare le situazioni del passato e di un evento così tragico». Di Francesco ufficializza Karsdorp dal primo minuto contro il Crotone e non chiude le porte a Gerson e Under. Ecco le sue parole in conferenza stampa. 
 
La difesa. «Dobbiamo migliorare in casa e prendere meno gol. La linea difensiva ha avuto un ottimo atteggiamento, ma è un concetto di squadra quello da analizzare. Il merito principale è del blocco squadra che si muove in un certo modo».
 
Schick e Karsdorp. «Domani Kardorpo giocherà titolare, Schick deve proseguire il percorso di crescita». 
 
Pressing, ricerca del pallone e coraggio. «La Roma è la squadra che fa più duelli uno contro uno e li vince, deve dare continuità. Siamo la seconda squadra per cross dopo l’Inter, dobbiamo accompagnare meglio con centrocampisti ed esterni, riempire meglio l’area. Abbiamo avuto il 65% di possesso col Torino creando situazioni, ma sbagliamo troppo negli ultimi metri. Non è una vittoria sporca come a Bergamo, certo dovevamo far meglio. Sono vittorie differenti, a Torino costruita più sul gioco e la mentalità. Col Napoli abbiamo preso due pali quindi vuol dire che ci arriviamo in area. La squadra poteva far meglio davanti, ma ha subito poco è questo il sintomo che stiamo diventando una squadra importante».
 
Dzeko e Kolarov. «Nessuno dei due lo lascerò ancora in panchina, saranno della partita di domani. Anche per l’atteggiamento e il fisico possono giocare col Crotone, poi valuterò prima di Bologna».
 
Il turnover. «Cerco sempre di mettere in campo la formazione migliore, bisogna valutare tante cose: la condizione e le situazioni individuali sono differenti. Col Crotone scenderà in campo la formazione migliore, dobbiamo fare 6 punti con Crotone e Bologna, ma sono partite mai facili. Il Crotone ha fatto un miracolo l’anno scorso».
 


 
Gli adesivi di Anna Frank. «Ci sono le istituzioni competenti che si occupano di questo, è anche una questione culturale. È assurdo parlare di antisemitismo con qualcuno che non ha vissuto quegli anni. Io mi sento Anna Frank, è stata un’assurdità. Sono contentissimo di questa iniziativa di Lotito di portare i giovani nei luoghi dell’olocausto, magari ci andrò anche io. È una questione di cultura e per averla bisogna studiare e affrontare le situazioni del passato e di un evento così tragico».
 
Schick. «Lui deve trovare la condizione adeguata e può giocare in qualsiasi ruolo. Sarà una sorpresa dove lo metterò, ma non deve cambiare la filosofia della squadra ossia quella di essere aggressiva e giocare in avanti. Lui è con noi si allena con continuità, non è al top ma piano piano lo metteremo dentro perché sarà un valore aggiunto». 
 
Florenzi. «Lui ha dimostrato con i risultati di giocare basso e alto e in base alle partite che verranno potrà essere titolare. Lui viene da dieci mesi di stop, ha giocato anche tanto rispetto alle prospettive, sono contento del suo rendimento, ma fa fatica a fare una partita dopo l’altra. In questa Roma non c’è mai stata abbondanza, mi auguro che tutti vengano fuori dagli infortuni. Lui non deve essere un problema, ma un valore aggiunto». 
 
Fazio e Manolas. «Fazio potrebbe essere anche disponibile per domani, oggi in allenamento è il test più importante. Se dovesse dare risposte positive ci sarà. Per Manolas balliamo tra Chelsea e Fiorentina».
 
Il primo quadrimestre alla Roma. «Sono soddisfatto di quello fatto fino ad ora, siamo cresciuti molto. In Europa e in campionato nonostante qualche battuta d’arresto, la mia idea sta passando. Quattro mesi per me non sono nulla, domani c’è una partita importante e quello che dobbiamo avere è la continuità. Voti non ne do, ma sono soddisfatto di questi quattro mesi. Ma non mi accontento».
 
Miglioramenti. «Pretendo di più perché possiamo dare più continuità a quello che facciamo. A volte rallentiamo quando potremmo fare più male, questo arriva col tempo quindi manca ancora. Alcuni non sono entrati nei meccanismi, come Karsdorp che non ha potuto assimilare alcuni concetti. Oppure Moreno, anche lui ha ammesso che deve fare due cose diverse tatticamente, prima giocava sull’uomo».
 
De Rossi e Gonalons. «C’è stata con il Napoli la possibilità di vederli insieme. Mai dire mai, domani no».
 
Gerson e Under. «Potrebbe essere la partita giusta per vederli in campo, magari insieme». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA