Il momento della Roma. «Sono situazioni che capitano nel calcio. Il ritiro ci ha dato una mano per stare ancora più insieme e lavorare meglio. L’unico modo per uscirne è lavorare nel modo giusto e dobbiamo dimostrarlo in campo».
Le sensazioni. «Sensazioni buone, sto continuando a lavorare e crescere. Non bisogna mai accontentarsi, ogni tanto si ha bisogno di un periodo di ambientamento ma se si prosegue sulla strada giusta del lavoro si arriva sempre a un obiettivo».
Un inizio più semplice. «Nel calcio ogni stagione è a sé, non si sa mai a cosa va incontro e cosa si trova. L’unica cosa sicura è il lavoro, su questa strada prima o dopo i risultati arrivano».
L’evoluzione dall’esordio europeo. «Sono diverso sotto tutti i punti di vista, ero un ragazzino che esordiva dalla Primavera. C’è stata un’evoluzione con i vari campionati e stagioni».
La motivazione più profonda. «Le partite di Champions sono sempre importanti e belle da giocare, da interpretare con lo spirito giusto. Diventa ancora più importante visto il momento che attraversiamo, per trovare continuità di risultati e di gioco, stiamo facendo buone gare. E’ importante continuare domani».
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