Roma, la prima cosa bella: dal derby nove sold out di fila. Aspettando Dybala (e Belotti)

Roma, la prima cosa bella: dal derby al Monza 9 sold out di fila (aspettando il gol di Dybala)
di Alessandro Angeloni e Stefano Carina
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Domenica 21 Agosto 2022, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 11:31

La Roma torna all'Olimpico, finalmente, per una partita ufficiale: domani, contro la Cremonese. Sold out, vendita chiusa, biglietti esauriti, un altro pieno di passione. Poco importa se siamo ancora ad agosto: chi è a Roma sarà presente, chi è in vacanza nei dintorni farà un salto, per gli altri, chissà, c'è la tv. La Roma di Mourinho tira e non solo perché l'ultimo mercato ha regalato Dybala, Wiynaldum e Matic. Tira ormai dal derby di ritorno: considerando anche il prossimo match casalingo contro il Monza, dal 20 marzo saranno 9 i sold-out di fila. Che sia campionato, coppa o amichevoli, poco cambia. Se poi si aggiunge che quest'anno, oltre all'amore per la squadra, c'è l'aspettativa, allo stadio si va con un pizzico di ambizione in più. La Roma torna quindi all'Olimpico - Shakhtar a parte - dopo 108 giorni da una partita ufficiale. Era il 5 maggio e lo stadio, tanto per cambiare, era colpo di colori e speranza, perché la Roma si giocava la finale di Conference League nella semifinale di ritorno contro il Leicester. Quella, una sera spot per questa competizione appena nata e poi vinta dai giallorossi. Magari non tanti hanno fatto caso, invece, che bisogna tornare ad aprile per annotare un successo della Roma in campionato all'Olimpico. Una vittoria soffertissima contro la Salernitana. Era il 10 aprile, si giocava alle 18, allo stadio c'erano 64.266 spettatori. Domani, da quel pomeriggio, saranno passati 133 giorni.

UN MESE DI JOYA

È trascorso invece appena un mese dall'arrivo di Dybala nella Capitale. Paulo è atterrato nella notte del 23 luglio a Fiumicino, subito dopo il match disputato ad Albufeira contro il Nizza, di ritorno con la squadra dal ritiro portoghese. Un mese per tornare a sentirsi vivo, al centro di un progetto, amato e desiderato come da tempo non accadeva. La presentazione al Colosseo quadrato, lo scorso 26 luglio, ha fatto il giro del mondo. Paulo seduto sui gradini, fermo a gustarsi i diecimila dell'Eur, per poi replicare una decina di giorni dopo con una smorfia, tra lo sbalordito e l'incredulo, quando si è ritrovato 65mila persone per un'amichevole estiva, di 7 agosto, a riempire l'Olimpico. Se aveva ancora qualche remora sulla scelta, gli è bastato poco per convincersi che quella di accettare la Roma è stata la decisione giusta. E lui, seppur entrando nello spogliatoio in punta di piedi, si è subito reso protagonista. Ha infatti prima parlato a Zaniolo, prefigurandogli come insieme potrebbero fare grandi cose.

E nell'attesa fideistica di Belotti, c'è anche il suo zampino visto che con il Gallo ha giocato al Palermo e ha continuato a frequentarlo a Torino. Aspettando la prima joya in campo già domani contro la Cremonese, per avvicinarsi al traguardo dei 100 gol in serie A (ora è a quota 98), l'ambientamento procede al meglio. A giorni lascerà l'hotel nel quale alloggia e andrà a vivere a Casal Palocco (nella villa che fu di Veretout). Una scelta dettata dalla volontà di stare vicino a molti compagni di squadra ed avere il giardino ideale per i suoi due cani (Bowen e Kaia), compagni inseparabili.

 

ASPETTANDO BELOTTI

L'idillio con Mou è nato al primo abbraccio. E la conferma è arrivata a Salerno quando José, pur di lasciarlo in campo, ha sostituito il pupillo Abraham. Alla vittoria in trasferta ora va dato seguito all'Olimpico che, al di là delle ultime due gare dello scorso campionato (pareggi con Bologna e Venezia), ha rappresentato una sorta di fortino. In casa, la Roma ha ottenuto 10 vittorie, sei pari e tre sconfitte. Se contiamo pure la Conference cinque vittorie (Cska, Zorya Lugansk, Bodø, Leicester, più una nel preliminare col Trabzonspor) e due pareggi (Bodø, Vitesse) e poi c'è il successo in Coppa Italia contro il Lecce. E questo fa ben sperare in vista della stagione appena cominciata: prima della sosta per il Mondiale, la Roma giocherà in casa sette gare di campionato (più quelle di coppa). C'è tutto, insomma, per divertirsi. Per vincere, a detta di Mourinho, manca ancora qualcosa. Un attaccante (Belotti) e un difensore, ma questa è un'altra storia.

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