Roma, contro l'Atalanta scatta l'ora di crescere

Roma, contro l'Atalanta scatta l'ora di crescere
di Stefano Carina
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Domenica 20 Dicembre 2020, 07:30

La classifica rischia d’ingannare. Perché se è vero che l’Atalanta, attardata di 6 punti, rincorre la Roma, Gasperini deve ancora recuperare il match con l’Udinese. Fonseca ne è consapevole, per questo si approccia alla sfida non cadendo nel tranello di chi vorrebbe i giallorossi già proiettati verso un altro traguardo che non sia la qualificazione in Champions: «Scudetto? Siamo a dicembre, tutte le squadre sono molto vicine e possono arrivare nelle prime quattro posizioni. Vogliamo fare meglio della scorsa stagione, l’obiettivo è arrivare fra le prime quattro. È presto per parlare di altre ambizioni». Non esclude nulla preferendo però rimanere con i piedi ben saldi a terra per non perdere di vista l’obiettivo suo (propedeutico alla conferma) e del club. L’ex ds Monchi amava ricordare come a volte «bisognerebbe imparare a vedere anche il grigio e non solo il bianco o il nero». Paulo si accoda cambiando i termini ma non la sostanza: «Voglio essere sempre equilibrato e che lo sia anche la squadra. Quando vinciamo non sono il migliore al mondo così come quando perdiamo non sono il peggiore».


RITORNO ALL’ANTICO
Nonostante si sia disputato soltanto un terzo del torneo, la posta in palio questa sera è alta. La conferma arriva da Fonseca che per l’occasione rispolvera la lingua di legno di garciana memoria. Così, appena si accenna alla formazione, il portoghese si chiude a riccio: «Farò due o tre cambi, non di più». Non svela però né chi sarà il portiere (Mirante favorito su Pau Lopez), tantomeno chi giocherà in mediana con Veretout («Villar, Cristante o qualcun altro»), né se Pedro partirà dall’inizio: «Può essere una soluzione». Alla fine - dalle prove tattiche effettuate ieri - la volontà è di tornare all’antico: Pellegrini (che nonostante il solito fastidio alla caviglia sarà regolarmente in campo) in mediana con l’ex Chelsea al fianco di Mkhitaryan dietro Dzeko.

L’alternativa rimane Cristante al fianco di Veretout con Lorenzo confermato trequartista. La scelta è netta: Paulo si affida alla qualità per sopperire al gap atletico e fisico che lo attende. Meno dubbi invece per Gasperini che escluso dalla lista dei convocati Gomez - sancendo così in modo definitivo lo strappo - è pronto ad affidarsi al duo Malinovski-Pessina a supporto di Zapata, in crisi di gol e prestazioni: «Troviamo una Roma in ottime condizioni - spiega il tecnico piemontese - segna tanto, ha trovato il passo giusto, era forte già anno scorso e si è migliorata. Fonseca ha fatto un grande lavoro. Oggi è una delle big del campionato».

Elogi sinistri. L’Atalanta arriva infatti da 4 risultati utili consecutivi (prima volta in stagione) e archiviato lo stress psico-fisico della Champions medita la rimonta in campionato. Contro la Roma, poi, l’obiettivo è doppio: accorciare in classifica e festeggiare al meglio le 600 gare da presidente di Percassi. Per l’occasione e in concomitanza con il Natale, sarà indossata una maglia speciale che sarà poi messa all’asta e l’incasso dato in beneficenza.


Fonseca però vuole i tre punti, anche per invertire un trend che lo vede vincente soltanto con le medio-piccole (en-plein di successi, 7 su 7, con squadre dal decimo posto in giù) e in difficoltà con le prime 8 (appena 4 punti in 5 gare con Verona, Juve, Milan, Napoli e Sassuolo). Per farlo si affida a Dzeko, l’unico superstite dell’ultimo match vinto dalla Roma a Bergamo (0-1 del 20 agosto 2017, rete di Kolarov): «Sta molto bene, è prezioso per il lavoro che fa». Ora però serve l’acuto. Come accadde lo scorso anno, prima che il blackout ad inizio ripresa non rendesse vano il gol di Edin.

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