Roma contestata dai suoi tifosi nella stazione fiorentina di Campo di Marte, da dove la squadra è ripartita in treno verso la capitale. Prima di salire sul vagone riservato, infatti, giocatori e società sono stati contestati a distanza da un centinaio di supporter giallorossi reduci anche loro dallo stadio Franchi, dove i giallorossi hanno pareggiato 1-1 con i viola, puniti da un rigore che non c'era.
All'arrivo alla stazione Termini a Roma la squadra giallorossa è stata poi scortata dalla polizia in assetto anti sommossa e da blindati delle forze dell'ordine.
Bersagliati dai cori sono stati il presidente James Pallotta, che peraltro non era presente, il dg Mauro Baldissoni e i calciatori, definiti «mercenari». Nessun accenno alle polemiche arbitrali del post partita da parte dei romanisti, e nessuna contestazione a Di Francesco. Pesanti insulti e offese nei cori del gruppetto di tifosi che ha contestato la squadra a Firenze. «Presidente pezzente», «Pallotta vattene», ma anche «quando lo vincemo sto c... di scudetto». E poi insulti a Baldissoni e ai calciatori insultati e definiti più volte «mercenari».
In stazione non c'era Francesco Totti, che non è sul treno con gli altri dirigenti e allo stadio era arrivato in compagnia del figlio Cristian e dell'amico-preparatore Vito Scala.
A Firenze a cinque minuti dalla fine Florenzi ha salvato la Roma dalla quarta sconfitta stagionale, ma il punto conquistato contro i viola lascia comunque l'amaro in bocca nel clan giallorosso, perché Napoli e Inter corrono e la zona Champions che ormai appare sempre più lontana.
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