SOCI CERCASI
Per questo motivo, lo scenario nel breve-medio periodo non cambia. Anche perché l’unico fattore - al netto di un ritorno di Friedkin - che potrebbe cambiare le carte in tavola, sarebbe l’arrivo di un nuovo socio, capace di supportare Pallotta. Goldman Sachs s’è già data da fare, inviando nuovamente il teaser che illustra i vantaggi nell’entrare nel mondo Roma a diversi potenziali investitori. Tra questi c’è anche Joseph DaGrosa che ieri ha lasciato intendere come l’ipotesi giallorossa sia una semplice opzione, sia per lui che per Pallotta: «Posso confermare che l’As Roma è uno dei numerosi club che abbiamo esaminato in maniera molto preliminare. Penso che forse il nostro coinvolgimento sia stato esagerato dai nostri amici nella stampa italiana - ha spiegato al portale offthepitch.com - Sono sicuro che Pallotta ha molte opzioni e siamo solo una di quelle che sta prendendo in considerazione». Parole che più che una conferma somigliano ad una frenata.
POLITICA DEGLI SCAMBI
Intanto nel cda andato in scena ieri le linee-guida per la società sono rimaste immutate. Per far fronte al passivo di bilancio - che al momento si assesta intorno a -110 - la strategia per risanare i conti (aspettando di conoscere il responso del campo in ottica Champions e come finirà la questione-stadio) dovrà far leva su un drastico abbassamento dei costi al quale collegare la consolidata politica delle plusvalenze. Che tuttavia, non avendo la scure del Fpp (sospeso), sarà diluita nell’estate. A Trigoria la lista degli addii è lunga, con la consapevolezza però che privarsi dei calciatori che non rientrano nei piani di Fonseca non sarà facile. Sarà quindi inevitabile andare a toccare altri elementi della rosa. Sono al vaglio nuove operazioni con la Juventus che dovranno trovare un incastro contabile come accaduto lo scorso anno con Spinazzola e Luca Pellegrini. I calciatori sui quali i due club stanno ragionando sono Romero e Mandragora versante bianconero; Cristante, Riccardi e uno tra Under (molto apprezzato da Sarri) o Kluivert sponda giallorossa. La Juventus offre anche Rugani che per costi (stipendio 3,5 milioni) fatica ad essere inquadrato come opzione, senza considerare che essendo stato completamente ammortizzato a bilancio, è una pedina che può regalare a Paratici, oltre ad una cospicua plusvalenza, anche liquidità immediata. Quella che a stretto giro Pallotta ha garantito attraverso l’operazione finanziaria ufficializzata ieri. Che però da sola non basta. A Trigoria sono i primi a saperlo.
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