Roma, Pallotta al lavoro: cercasi soci

Roma, Pallotta al lavoro: cercasi soci disperatamente
di Stefano Carina
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Venerdì 5 Giugno 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 13:46
Un’operazione finanziaria - preannunciata nella formula (factoring sul botteghino) - che regala liquidità nell’immediato, sottraendo però delle entrate nel prossimo futuro. È quella ufficializzata ieri dalla Roma che ha dato comunicazione ufficiale «di una compravendita di crediti futuri pro-soluto mediante la sottoscrizione di un contratto denominato “Purchase and Sale Agreement” AS Roma, in qualità di cedente, e Neep, in qualità di cessionario, per un valore complessivo di crediti ceduti fino ad un massimo di Euro 30 milioni, unitamente agli accordi ivi connessi». Tradotto: la Neep (la controllante dei giallorossi), supportata dalle banche, ha anticipato in prestito circa 26 milioni al club (30 milioni è l’importo lordo) riservandosi poi di rivalersi sui flussi di cassa futuri dovuti alla vendita di biglietti. Il fattore di sconto sarà variabile da 11,475% (in relazione ai crediti ceduti da maturare a marzo prossimo) a 17,718% (in relazione ai crediti che matureranno a novembre 2021). Uno step obbligato per garantire alla dirigenza un margine di manovra nel breve periodo ma che non risolve strutturalmente i problemi della società visto che si tratta di un’operazione che tende ad affrontare una crisi di liquidità nell’immediato ma che non potrà esser messa in futuro conto capitale, andando inoltre ad intaccare incassi futuri. 

SOCI CERCASI 
Per questo motivo, lo scenario nel breve-medio periodo non cambia. Anche perché l’unico fattore - al netto di un ritorno di Friedkin - che potrebbe cambiare le carte in tavola, sarebbe l’arrivo di un nuovo socio, capace di supportare Pallotta. Goldman Sachs s’è già data da fare, inviando nuovamente il teaser che illustra i vantaggi nell’entrare nel mondo Roma a diversi potenziali investitori. Tra questi c’è anche Joseph DaGrosa che ieri ha lasciato intendere come l’ipotesi giallorossa sia una semplice opzione, sia per lui che per Pallotta: «Posso confermare che l’As Roma è uno dei numerosi club che abbiamo esaminato in maniera molto preliminare. Penso che forse il nostro coinvolgimento sia stato esagerato dai nostri amici nella stampa italiana - ha spiegato al portale offthepitch.com - Sono sicuro che Pallotta ha molte opzioni e siamo solo una di quelle che sta prendendo in considerazione». Parole che più che una conferma somigliano ad una frenata. 

POLITICA DEGLI SCAMBI 
Intanto nel cda andato in scena ieri le linee-guida per la società sono rimaste immutate. Per far fronte al passivo di bilancio - che al momento si assesta intorno a -110 - la strategia per risanare i conti (aspettando di conoscere il responso del campo in ottica Champions e come finirà la questione-stadio) dovrà far leva su un drastico abbassamento dei costi al quale collegare la consolidata politica delle plusvalenze. Che tuttavia, non avendo la scure del Fpp (sospeso), sarà diluita nell’estate. A Trigoria la lista degli addii è lunga, con la consapevolezza però che privarsi dei calciatori che non rientrano nei piani di Fonseca non sarà facile. Sarà quindi inevitabile andare a toccare altri elementi della rosa. Sono al vaglio nuove operazioni con la Juventus che dovranno trovare un incastro contabile come accaduto lo scorso anno con Spinazzola e Luca Pellegrini. I calciatori sui quali i due club stanno ragionando sono Romero e Mandragora versante bianconero; Cristante, Riccardi e uno tra Under (molto apprezzato da Sarri) o Kluivert sponda giallorossa. La Juventus offre anche Rugani che per costi (stipendio 3,5 milioni) fatica ad essere inquadrato come opzione, senza considerare che essendo stato completamente ammortizzato a bilancio, è una pedina che può regalare a Paratici, oltre ad una cospicua plusvalenza, anche liquidità immediata. Quella che a stretto giro Pallotta ha garantito attraverso l’operazione finanziaria ufficializzata ieri. Che però da sola non basta. A Trigoria sono i primi a saperlo. 
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