Sarà anche come in molti dicono che prima o poi bisogna giocare contro chiunque. Ma guardando tutti (o quasi) dall'alto in basso, uno sguardo al calendario è inevitabile. E così - al netto della scaramanzia - l'occasione che si presenta con il trittico Udinese-Empoli-Atalanta (intervallato dalla trasferta in Bulgaria contro il Ludogorets) è irripetibile. L'aggettivo non è casuale e non è dovuto al fatto che nella passata stagione i giallorossi seppero regalarsi 7 punti su 9 contro queste avversarie, pareggiando in Friuli (1-1), passeggiando (4-2) in Toscana e vincendo all'Olimpico contro Gasperini di misura (1-0). Il motivo è un altro. Perché se è vero che la Roma non partiva così forte dalla stagione 2014-15 (poi conclusa al 2° posto), l'opportunità si manifesta studiando il cammino sin qui della squadra di Mourinho.
CANOVACCI SIMILI
Sinora la Roma ha vinto con Salernitana, Cremonese e Monza, pareggiato con la Juventus, regalando canovacci tattici sempre simili.
SOLIDITÀ
Perché non può essere un caso se in 4 partite la Roma non ha mai avuto il possesso-palla a favore. L'atteggiamento, apparentemente remissivo, permette alla squadra di sfruttare le doti dei suoi velocisti/solisti. Così, se nelle prime tre uscite, il palcoscenico se l'era preso Zaniolo con i suoi strappi a ripetizione, contro il Monza è salito alla ribalta Dybala, magari meno potente ma comunque capace di sostituirsi a Nicolò nella versione Speedy Gonzales, garantendo quel pizzico di cinismo in più sotto porta. C'è poi il fattore dei gol su palla-inattiva che in una serie A dove, al di là di Napoli e Lazio, ci si affida perlopiù all'estro dei singoli che al gioco, fa tutta la differenza del mondo. Lo dicono i numeri, lo confermano gli allenatori avversari (Alvini, Allegri e Stroppa) nei post-gara, rassegnati dallo strapotere giallorosso quando il pallone si alza. Con l'ultima perla di Ibañez, in campionato è già stata raggiunta quota 3, alla quale vanno sommate altre 3 marcature nelle amichevoli estive. Il totale così lievita di domenica in domenica (dall'approdo di Mourinho sono 25 i centri totali da palla-ferma, 19 da calcio d'angolo). Tutti elementi che regalano fiducia. Quella che non va dispersa nel trittico di campionato che attende i giallorossi prima della sosta. Ok, il difensore alla fine non è arrivato, bisognerà dar luogo ad un turnover limitato per le assenze di Kumbulla, Zaniolo, Wijnaldum e El Shaarawy ma la Roma c'è. Senza contare come la storia racconti che una volta che Mou parte davanti, è difficile andare a riprenderlo. Provateci, se ci riuscite.