C’è un momento della scorsa stagione in cui Nicola Zalewski è diventato una garanzia per José Mourinho. Era il 19 febbraio, all’Olimpico si giocava Roma-Verona e lo Special One lo ha messo in campo al posto di Vina per tutto il secondo tempo. Da quel giorno non lo ha mai levato, né in campionato né in coppa. Nicola era un esterno d’attacco e il compromesso con Mou era quello di imparare la fase difensiva aiutando il reparto arretrato. Lui ha capito che quello sarebbe stato l’unico modo per giocare con continuità e si è messo al servizio della squadra. L’ascesa lo ha portato ad essere uno dei punti saldi della Polonia che lo porterà al Mondiale in Qatar. Insomma, all’età di 20 anni è pronto a decollare anche se quest’anno la concorrenza a sinistra si è fatta più agguerrita con il ritorno in pianta stabile di Spinazzola. Mourinho preferisce non rinunciarci, anche se le sue condizioni fisiche non sono ancora ottimali. E ha ragione, perché è dell’esterno azzurro l’assist perfetto a Dybala che gli ha permesso di agguantare il pareggio contro l’Inter.
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Fino ad oggi Zalewski in Serie A non ha mai giocato 90 minuti, mentre in Europa League ha disputato l’unica partita da titolare con il Ludogorets.