Roma, Zalewski si riprende la fascia: titolare contro il Betis per convincere Mourinho

Giovedì torna l'Europa League

Roma, Zalewski si riprende la fascia: titolare contro il Betis per convincere Mourinho
di Gianluca Lengua
3 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Ottobre 2022, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 17:29

C’è un momento della scorsa stagione in cui Nicola Zalewski è diventato una garanzia per José Mourinho. Era il 19 febbraio, all’Olimpico si giocava Roma-Verona e lo Special One lo ha messo in campo al posto di Vina per tutto il secondo tempo. Da quel giorno non lo ha mai levato, né in campionato né in coppa. Nicola era un esterno d’attacco e il compromesso con Mou era quello di imparare la fase difensiva aiutando il reparto arretrato. Lui ha capito che quello sarebbe stato l’unico modo per giocare con continuità e si è messo al servizio della squadra. L’ascesa lo ha portato ad essere uno dei punti saldi della Polonia che lo porterà al Mondiale in Qatar. Insomma, all’età di 20 anni è pronto a decollare anche se quest’anno la concorrenza a sinistra si è fatta più agguerrita con il ritorno in pianta stabile di Spinazzola. Mourinho preferisce non rinunciarci, anche se le sue condizioni fisiche non sono ancora ottimali. E ha ragione, perché è dell’esterno azzurro l’assist perfetto a Dybala che gli ha permesso di agguantare il pareggio contro l’Inter.

Roma, tira aria di svolta (buona): invertito il trend con le big del torneo

Inter-Roma, le pagelle: Dybala insostituibile (7), Smalling non sbaglia mai (8), serataccia Lautaro (4,5)

Fino ad oggi Zalewski in Serie A non ha mai giocato 90 minuti, mentre in Europa League ha disputato l’unica partita da titolare con il Ludogorets.

L’affaticamento muscolare lo ha tenuto in infermeria per una settima e al ritorno contro l’Atlanta è stato impiegato appena tre minuti. Giovedì si riprenderà la fascia sinistra contro gli spagnoli del Real Betis e proverà a convincere come è riuscito in nazionale dove Michniewicz gli ha dato fiducia nelle due gare di Nations League contro Olanda e Galles. Una nazionale, quella Polacca, che l’esterno porterà per sempre nel cuore grazie al papà tifosissimo che ha fatto in tempo a vederlo esordire contro San Marino prima della sua morte. Lo scorso 24 settembre, a un anno dalla scomparsa, gli ha dedicato un post su Instagram: «Se oggi sono diventato questo tipo di persona lo devo soprattutto a te, ai tuoi insegnamenti. Mi hai fatto veramente capire il valore di ogni singola cosa, di ogni singola persona e di ogni momento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA