Le scuse di Zaniolo per l'“autofallo” di mano: «Non ho avuto la lucidità per capire cos'era accaduto»

Nicolò Zaniolo
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Giovedì 8 Agosto 2019, 01:23 - Ultimo aggiornamento: 01:26

Ci fosse stato il Var sarebbe finita diversamente. Ma la gara amichevole tra Roma e Athletic Bilbao si è chiusa sul 2-2 anche e soprattutto per quel grottesco episodio che ha portato al rigore trasformato da Pellegrini. Zaniolo calcia in porta in caduta e la palla viene stoppata dal suo stesso braccio. Nella confusione all'arbitro Maresca sembra che quel braccio che ferma la sfera sia di un difensore avversario. Rigore. A nulla servono le proteste dei giocatori baschi che chiedono all'arbitro anche di far “confessare” Zaniolo il quale non ammette il tocco. L'arbitro va avanti per la sua strada, accorda il penalty e la Roma pareggia. 

Lo stascico arriva nel post gara. E questa volta non è in tv con gli addetti ai lavori - visto che la posta in palio era relativa - ma sui social, dove i tifosi della Roma si dividono da tra chi accusa Zaniolo di antisportività e chi lo difende al grido di «solo chi non ha mai giocato a calcio non sa che a volte tocchi un pallone e nemmeno te ne accorgi». Ma il partito dei primi alla fine prende il sopravvento. E così lo stesso Zaniolo è costretto ad ammettere le proprie colpe e a chiedere scusa. Canale di diffusione, manco a dirlo, i social network: «Ho commesso un erroe - scrive Nicolò su Instagram - Non ho avuto la lucidità di capire quanto accaduto nell'area avversaria e ho reagito male alle domande degli avversari. (...) Mi sono già scusato con l'arbitro, sento il dovere di farlo anche con avversari e tifosi».

 

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