Sei giorni e la Roma riprenderà da dove aveva terminato. Stessi volti e stesse gambe, nulla (o quasi) è cambiato rispetto al 25 maggio se non un paio di partenze (Mkhitaryan e Oliveira) e un arrivo (Matic). Poco per Mourinho che il giorno del raduno sperava di avere tra le mani almeno il centrocampo titolare e il sostituto dell'armeno. Il portoghese, che non lascia nulla al caso, ha postato su Instagram una foto del suo luogo di lavoro: un pc chiuso, fogli bianchi e gambe accavallate sul tavolo. Quasi a voler comunicare che non c'è nulla a cui dedicarsi? Oppure come a dire, pronto a riaccendere tutto?
La mediana si poggerà sulle spalle di Cristante (che comincerà dal Portogallo, come gli altri nazionali) in attesa che Matic si integri. In attacco, invece, comanderà Abraham. L'inglese è il perno su cui gira il reparto - composto da possibili partenti, da ElSha a Perez - uno che può garantire a Mourinho 30 gol a stagione.
Zaniolo e la Roma, il grande freddo: il giocatore è sul mercato
L'ALTRO MERCATO
La nota positiva è che Abraham non potrà che migliorare quanto fatto nella scorsa stagione: dalla capacità di aprire gli spazi, al senso del gol. A Roma ha trovato l'ambiente giusto in cui rinascere dopo la delusione al Chelsea. L'Inghilterra resta sempre il posto del cuore dove c'è il campionato più bello del mondo in cui tornare da protagonista. Ma senza fretta, nonostante alcuni club di Premier (Arsenal e United) abbiano sondato il terreno per un clamoroso rientro. Per ora Tammy si gode le vacanze negli Stati Uniti con Tomori e Ola Aina e non ha fretta di accelerare il percorso di rinascita. Il problema del gol comunque rimane, ma al momento il mercato romanista è in stand by. Guedes o Berardi arriveranno solo se partirà Zaniolo, a centrocampo sono interrotti i dialoghi con il Sassuolo per Frattesi (ballano 5-7 milioni) e Celik dovrebbe chiudersi prima del ritiro. In uscita Veretout, Kluivert (piacciono al Marsiglia), Diawara (Lecce) e Calafiori (Salernitana e Cremonese).