Roma, a Cluj per chiudere i conti d'Europa League

foto Mancini
di Stefano Carina
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Giovedì 26 Novembre 2020, 07:30

La notte di Cluj non ammette distrazioni. E poco importa se la Roma si presenta senza difesa (fuori 5 centrali su 6) e con la testa alla sfida di domenica al San Paolo contro il Napoli. Vincere questa sera in Romania equivarrebbe ad ipotecare con largo anticipo il passaggio ai sedicesimi di finale di Europa League e gestire al meglio il turnover nelle ultime due partite. Anzi, nel caso in cui il Cska Sofia non dovesse vincere contro lo Young Boys, con i tre punti al Radulescu Stadionul almeno il secondo posto nel girone sarebbe assicurato e dunque il pass alla fase successiva. Fonseca apparentemente non fa calcoli. Vuole vincere anche per dare seguito alla striscia di 16 gare senza sconfitte: «Questa è una partita importante per noi, dobbiamo ottenere i 3 punti. Non possiamo pensare alla partita dell’andata. Dobbiamo capire che abbiamo una gara difficile. Il Cluj è pericoloso in casa, ma noi vogliamo vincere». Il monito di Paulo è chiaro: guai ai cali di tensione. In realtà il Cluj, superato un paio di settimane fa per 5-0 all’Olimpico, oltre a non destare una grande impressione, appare in caduta libera anche nel campionato romeno. Nelle ultime tre gare ne ha perse due, l’ultima proprio in casa contro il non trascendentale Uta Arad ed ora è scivolato a sei punti dalla capolista Steaua Bucarest.
IL BOMBER E LA STAFFETTA
Petrescu continua ad essere un separato in casa e per la gara di stasera avrà mezza squadra fuori: «Abbiamo una possibilità, proviamo a giocarcela». La Roma non sta meglio: out l’intero reparto difensivo ad eccezione di Jesus, convocati 4 ragazzi della Primavera (Berti, Milanese, Tripi e Ciervo) con Pellegrini e Dzeko che, una volta usciti fuori dal tunnel del Covid-19, dovranno mettere minuti nelle gambe in vista di Napoli. Il centrocampista dovrebbe giocare 45-60 minuti, lasciando poi spazio a Villar. Per il centravanti - che entrando in campo taglierà le 100 presenze nelle coppe europee in carriera - è prevista una staffetta con Borja Mayoral: «Edin giocherà qualche minuto, per fare una valutazione in vista della sfida di domenica.

Ma sarà importante fargli disputare dei minuti per vedere come sta fisicamente, anche se non si è mai fermato, essendosi allenato a casa». 

DUBBIO MODULO 
Il vero dubbio della vigilia riguarda il modulo. Paulo non si sbilancia, non escludendo l’eventualità di giocare con la difesa a quattro: «Può essere una possibilità, ci mancano tanti centrali. Vedremo, anche se io non voglio cambiare tanto». In realtà sino a ieri ha provato perlopiù il modulo a tre arretrando Karsdorp vicino a Cristante e Jesus. Per proteggere però il reparto difensivo a dir poco inedito, prevista una leggera modifica in mediana: non più due trequartisti dietro l’attaccante centrale ma virata verso un più solido 3-5-2 con Diawara nuovamente dal primo minuto («Fisicamente sto bene, non vedo l’ora di giocare») e il tandem offensivo Perez-Mayoral. L’alternativa è il 4-2-3-1. Sicuro di una maglia il giovane Calafiori, 24° giocatore utilizzato in stagione («Giocherà dall’inizio», la conferma del tecnico), anche lui nuovamente disponibile dopo esser risultato positivo al Covid. Virus che ha finalmente dato tregua anche a Fazio e Santon: l’argentino è pronto ad aggregarsi già a Napoli («Ma io spero di riavere anche Ibanez, Smalling e Mancini», puntualizza Fonseca). Per il terzino, più probabile un rientro la prossima settimana contro il Sassuolo. In Romania, intanto, è stato il freddo ad accogliere la Roma: per il calcio d’inizio (ore 21) il termometro scenderà sotto allo zero. Gelo che è calato su Paulo alla notizia della scomparsa di Maradona: «Mi dispiace tanto che il maggior idolo di tutti noi sia morto. È un giorno triste per tutti gli amanti del calcio». 

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