Roma, riappare Smalling: se l’insostituibile è (quasi) sempre assente

Smalling
di Stefano Carina
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Domenica 25 Aprile 2021, 07:30

L’importante è rivederlo in campo e da titolare. Smalling è tornato. Il riferimento sibillino di Fonseca riguardo agli infortunati nuovamente disponibili - «Uno di loro potrebbe partire dell’inizio» - dovrebbe riguardarlo in prima persona. Dei quattro, infatti, è l’unico che non ha patito noie muscolari e che non è al limite temporale con la diagnosi. Riavere il difensore - anche in previsione del match di giovedì contro lo United - cambia gli orizzonti. All’Old Trafford, senza lo squalificato Mancini, l’esperienza di Chris è destinata a fare la differenza. Come del resto è sempre accaduto nella sua esperienza romana. In questa stagione l’inglese ha giocato poco.  

PROVE DA TITOLARE
Un calvario iniziato con una distorsione alla caviglia, proseguito con un’intossicazione alimentare, prima che entrasse in scena un’infiammazione cronica al ginocchio che lo ha costretto, nelle settimane scorse, a volare a Barcellona dal professor Cugat per sottoporsi ai fattori di crescita. Calendario alla mano, Smalling si è perso quasi due terzi dei match stagionali. Solo 17 presenze, delle quali 3 in Europa League, su 45 match. Appena 14 in campionato per 961 minuti (3 da subentrato). Quanto basta, però, per notare la differenza. Seppur non al meglio, con lui in campo i giallorossi in campionato hanno incassato 16 reti: media di 1,14 a partita. Nelle restanti - senza considerare le 3 della sconfitta a tavolino con il Verona - 29 (1,61). Il ritorno di Chris dovrebbe contribuire quindi alla solidità difensiva. A Cagliari come a Manchester. Per giovedì Dzeko, ex City e quindi pronto per il nuovo derby, suona la carica: «Lo United è la squadra favorita. Ma il fatto che abbiamo raggiunto le semifinali ci dà il diritto di crederci». Figuriamoci con uno Smalling in più. 
 

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