«Abbiamo avviato un tavolo tecnico con la Federcalcio e il ministero dell'Interno» ha aggiunto Spadafora, ricordando che «nel nostro sistema giuridico non esistono esimenti da stadio per comportamenti ingiuriosi o diffamatori». «Non si diventa razzisti allo stadio, lì ci si mostra anche molto più liberamente per quello che si è, e lo si grida a volte pensando a dei modelli sempre consentiti all'interno degli stadi. Fino a quando io sarò ministro non consentirò più che questo avvenga - il messaggio del ministro in occasione dell'audizione sulle linee programmatiche del Governo in materia di sport svoltasi presso le commissioni riunite cultura di Camera e Senato -. Il livello di guardia è molto alto e dobbiamo lavorare su due canali con strumenti innovativi, in modo da evitare qualsiasi attenuanti per questi fenomeni, e campagne di sensibilizzazione e di coinvolgimento soprattutto dei giovani per lavorare soprattutto sul livello culturale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA