Ranieri: «Voglio una Roma senza condizionamenti. Kolarov e Zaniolo in dubbio»

Ranieri: «Voglio una Roma senza condizionamenti. Kolarov e Zaniolo in dubbio»
di Gianluca Lengua
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Giovedì 14 Marzo 2019, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 12:51

Claudio Ranieri convoca la conferenza stampa pre Spal insolitamente due giorni prima della partita. Il tecnico lascia dei dubbi di formazione su Zaniolo e Kolarov: «Devo valutarli bene oggi e domani. Non si sono allenati con me e giocatori che non si allenano mi lasciano in dubbio se utilizzarli o meno». Ecco le parole del tecnico
 
Le prime indicazioni. «La squadra ha risposto sufficientemente bene sulle prime cose che ho chiesto. So che non posso chiedere molto di più perché sono abituati a giocare in una determinata maniera e quindi non vedo tutto fatto come io vorrei. Però vedo molta predisposizione a fare le cose che io chiedo». 
 
Schick e Dzeko.
«Non contano i sistemi di gioco, è importante che i ragazzi si riconoscono nelle loro posizioni. È importante che la squadra sia compatta, abbia equilibrio». 
 
Kolarov, Zaniolo e Florenzi. «Devo valutare bene tutto oggi e domani. Sia Kolarov che Zaniolo non si sono allenati con me e giocatori che non si allenano mi lasciano in dubbio se utilizzarli o meno. Devo valutare come stanno. Possono giocare a destra Santon o Karsdorp, ma devo sapere se Kolarov è disponibile». 
 
Giocatori meno offensivi sugli esterni. «Non sono scelte relative ma importanti e si fanno in base ai giocatori che hai a disposizione. Sono situazione che vanno calibrate per dare equilibrio a una squadra».
 
Fazio. «È un pezzo da 90, ci sta che in una parte di campionato i giocatori possono avere momenti no, ma per me è importante. È intelligente, sa leggere bene l’azione. Dovrebbe stare bene».
 
La paura degli infortuni. «Bisogna stare attenti, come ha fatto Di Francesco. I giocatori di carattere sono ansiogeni. Zaniolo ha avuto una botta alla caviglia e questo si ripercuote sul polpaccio. Arrivando da fuori e sapendo che molti hanno problemi fisici devo stare attento per evitare che i piccoli problemi diventino grandi problemi».
 
Under. «Lo vedo negli spogliatoi… Non va in nazionale, spero di riaverlo pronto dopo la sosta».
 
La paura. «Dalla Roma ci si aspetta tanto, arrivo dopo due sconfitte. È logico che gli si dica di giocare senza paura, voglio una squadra libera da condizionamenti».
 
Petagna. «Ho visto la partita dell’andata e altre partite della SPAL. Sono bravi a trovare la soluzione e prenderti in velocità, cercheremo di stare compatti».
 



Giocatori di passaggio. «Non credo che il giocatore si senta di passaggio e anche se si dovesse sentire di passaggio dovrebbe rendere di più. Se fa bene, altre squadre sono attirate a comprarlo, mentre se fa male non lo prende nessuno. Io credo molto nella voglia di mettersi in mostra che è la cosa più importante». 
 
Santon. «Potrebbe giocare anche Jesus esterno sinistro perché ci ha giocato. Quando lo avevo all’Inter, mi sembra che una partita gliel’ho fatta fare». 
 
Il ricordo. «Sabato con la Spal ricorderemo Taccola morto nel ’69 io lo ricordo perché oltre a essere tifoso, quell’anno entrai nella Roma. Una morte come la sua allo stadio a Cagliari mi colpì molto». 
 
 
 

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