Tutti in cerchio a centrocampo. Compagni vecchi e nuovi, uniti per salutare Stefan Radu nella sua ultima partita allo stadio Olimpico da giocatore della Lazio. Il difensore romeno, acclamato dai 65mila tifosi presenti, entra con la famiglia e viene subito premiato dal presidente Lotito, il ds Tare e il capitano Immobile. Maglia numero 26 in una teca di vetro, abbracci e foto, mentre tutto lo stadio gli dedica applausi e cori.
Lazio, la società saluta Radu e il veterano legge una lettera
Poi il momento più toccante, la lettera di addio: «Datemi una mano per favore che sono tanto emozionato. Era molto più facile in campo che adesso. Purtroppo sono arrivato anche io alla fine, però il sogno è diventato realtà, quello di smettere qui (si commuove, ndc)». Poi riprende: «Ho trascorso 15 anni al vostro fianco perché quando entravo in campo avevo la vostra stessa anima, quella del tifoso laziale. Con questa maglia ho vissuto tutta la mia vita da calciatore, in questo stadio ci sono stati momenti unici, giornate difficili e gioie immense». E ancora: «La Lazio è una famiglia e questo campo è casa per me. Vi ringrazio perché non mi sono mai sentito solo. Son certo che l’attaccamento ai colori biancocelesti non finirà mai e mi darà la forza di andare avanti nella vita con la stessa determinazione che ho sempre avuto in campo».
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