I legali di Moggi chiedono quindi alla Cassazione «di valutare se superare direttamente tale interpretazione restrittiva sancita dalla Corte Costituzionale e ripresa dal Consiglio di Stato nella sentenza impugnata, annullando tale sentenza e rimettendo al giudice amministrativo la valutazione dell'azione demolitoria a suo tempo presentata dal signor Moggi innanzi al Tar Lazio (richiesta principale), oppure se rimettere la questione della compatibilità del 'diritto viventè sancito dalla Corte Costituzionale n. 49/2011 rispetto alle norme costituzionali ed alle norme dell'ordinamento europeo, sollevando una nuova valutazione innanzi alla Corte Costituzionale o alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (richiesta subordinata)».
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