Mondiali 2022, giallo tangenti. Incontro
Fifa-Qatar. L'Australia spera nel "ripescaggio"

Mondiali 2022, giallo tangenti. Incontro Fifa-Qatar. L'Australia spera nel "ripescaggio"
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Lunedì 2 Giugno 2014, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 16:51
La Federcalcio australiana ha annunciato che sta studiando la possibilit di (ri)presentare la propria candidatura per ospitare la fase finale della Coppa del Mondo 2022, in sostituzione del Qatar, accusato di avere comprato i voti dei delegati Fifa, allo scopo di indurli a indicarlo come possibile sede del torneo iridato.



«C'è una seria possibilità che questa vicenda abbia degli sviluppi, le accuse sono gravi e aspettiamo di vedere quali saranno le risposte», ha ha detto il responsabile della federazione dei 'canguri', David Gallop, a una radio locale di Melbourne.



I FATTI

Gallop ha fatto riferimento alle accuse pubblicate ieri sul Sunday Times e relative al presunto pagamento di tangenti per garantire il numero di voti necessari alla designazione dell'emirato come sede del Mondiale del 2022.



L'assegnazione dei Mondiali al Qatar è avvenuta nel dicembre del 2010 (battute Corea del Sud, Stati Uniti, Giappone e, appunto, Australia).



A pagare le tangenti sarebbe stato Mohamed Bin Hammam, all'epoca dei fatti membro esecutivo della Fifa per lo stesso Qatar. Nel 2011, va ricordato, Bin Hammam è stato squalificato a vita dalla stessa Federazione internazionale per violazioni del codice etico.



LA REAZIONE

Il Comitato Organizzatore dei Mondiali di Qatar 2022 ha respinto le accuse di corruzione ed ha detto di «aver sempre sostenuto i più alti standard di trasparenza, etica ed integrità nel tentativo, di successo, di ospitare la Coppa del Mondo del 2022».



«Per quanto riguarda le accuse del Sunday Times, diciamo ancora una volta che Mohamed Bin Hammam non ha svolto alcun ruolo ufficiale o non ufficiale nella presentazione del dossier del comitato organizzatore del Qatar per ospitare i mondiali del 2022. Come è avvenuto con ogni altro membro del comitato esecutivo della Fifa, il nostro team doveva convincere il signor Bin Hammam della bontà della nostra candidatura».



«È troppo presto per dire se questi fatti riapriranno la porta alla nostra canditura», ha intanto aggiunto il responsabile della federcalcio australiana, Gallop.



La vicenda è intricata e si aggiunge alle polemiche sulle condizioni meteo del Mondiale in Qatar, ritenute impossibili, per via delle elevatissime temperature.



AUSTRALIA PRONTA

La Federazione australiana sarebbe stata contattata da un emissario della Fifa per fornire la documentazione necessaria alla presentazione della candidatura.



Intanto il vicepresidente Fifa, Jim Boyce, si è detto disposto a scegliere una nuova procedura per l'assegnazione dei Mondiali 2022, se l'inchiesta confermerà le accuse di corruzione contro il Qatar.



OGGI L'INCONTRO FIFA-QATAR

Intanto il capo-ispettore della Fifa, Michael Garcia, incontrerà oggi una delegazione del comitato organizzatore di Qatar 2022. L'incontro tra Garcia, che indaga sulla vicenda dal settembre 2012, e i dirigenti qatarioti era in programma da tempo ma dopo le rivelazioni di ieri del Sunday Times risulta più che mai d'attualità, acquisendo una nuova urgenza.



Da più parti infatti - anche dall'interno della Fifa - si chiede la massima trasparenza nel minor tempo possibile. Oggetto dell'indagine di Garcia, arrivato ieri in Oman per l'incontro, è l'assegnazione non solo dei mondiali del Qatar 2022 ma anche di quelli alla Russia del 2018. L'inchiesta, ha annunciato Garcia, si chiuderà entro il 9 giugno.



DURA REAZIONE OLTREMANICA

«Il Qatar dovrebbe essere spogliato della Coppa del Mondo del 2022, se venissero confermate le accuse scioccanti di corruzione». È la dura presa di posizione di Nick Clegg, Vice Primo Ministro inglese, su twitter.
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