Premier, si parte domani: per il titolo sarà ancora City contro Liverpool

Liverpool e Manchester City si sono già sfidati nel Community Shield
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Agosto 2019, 15:53
Manchester City in pole position, Liverpool in prima fila, dietro ma staccate tutte le altre: è questa la griglia di partenza della Premier League, al via domani sera. La chiusura del mercato ha fatto registrare un totale di spesa senza paragoni in Europa (1,5 miliardi di euro), eppure il più basso degli ultimi cinque anni Oltremanica. Una prudenza nuova anche per le big inglesi, come il City che si è «limitato» ad investire 100 milioni per puntellare la squadra di Pep Guardiola.

Premier League, alla prima giornata subito United-Chelsea

Reduci da quattro titoli nelle ultime otto stagioni, due trionfi di fila con Guardiola in panchina, i Citizens restano senza dubbio la squadra da battere. Non solo per lo storico triplete domestico conquistato l'anno scorso (Premier più Coppa d'Inghilterra e Coppa di Lega), ma anche per la qualità e l'ampiezza della rosa che quest'anno potrà contare anche su Rodri (proveniente dall'Atletico Madrid) e Joao Cancelo, appena strappato alla Juventus. Il City - atteso domenica sul campo del West Ham - ha già alzato al cielo la prima coppa della stagione, la Community Shield, superando domenica scorsa a Wembley il Liverpool ai calci di rigore. Ed è proprio la squadra di Jurgen Klopp la principale rivale, dopo che l'anno scorso il titolo nazionale le era sfuggito per un solo punto di ritardo. Ad Anfield il titolo manca ormai da 29 anni, ma nell'ultima annata i Reds si sono ampiamente consolati vincendo la loro sesta Champions League. Nessun movimento di mercato significativo per Klopp che alla viglia della stagione ha punzecchiato gli avversari (soprattutto il City) per le diverse disponibilità economiche. Saranno Salah e compagni ad inaugurare la nuova stagione, domani sera nell'insolito anticipo del venerdì contro il Norwich.

Alle spalle delle due favoritissime, i bookmakers locali collocano il Tottenham di Mauricio Pochettino, finalista europeo nella scorsa stagione. Dopo due anni senza mercato gli Spurs hanno inseguito invano Paulo Dybala ma si sono assicurati dal Lione Tanguy Ndombele per la cifra record di 62 milioni. Sono addirittura 90 quelli spesi dal Manchester United per Harry Maguire, il difensore più caro della storia. Per la rifondazione i Red Devils non hanno badato a spese, investendo nel mercato estivo più di 180 milioni. Ole Gunnar Solskjaer ha lasciato partire Romelu Lukaku, ma si è assicurato Daniel James (dallo Swansea per 18 milioni) e sopratutto Aaron Wan-Bissaka, pagato 57 milioni al Crystal Palace. Forzatamente più parco il mercato del Chelsea, costretto a congelare ogni movimento in entrata da una sentenza della Uefa. L'addio di Maurizio Sarri ha spalancato le porte al ritorno di Frank Lampard, la scommessa di Roman Abramvich che ha ceduto Eden Hazard al Real Madrid confidando nell'esplosione di Christian Pulisic. Per Lampard battesimo di fuoco, domenica pomeriggio, in casa proprio dello United. Movimentata anche l'estate dell'Arsenal che ha vinto la concorrenza del Napoli per Nicolas Pepe, acquistato dal Lille per la cifra record di 80 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA