Prandelli e i troppi incidenti tra tifosi
«L'Italia rischia l'esclusione dalle coppe»

L'occasione � quella dei saluti di fine anno: Prandelli in Figc parla del momento del calcio italiano, specialmente legato ai fatti di Milano e agli incidenti nel pre Milan-Ajax, sommati anche a quelli di Varsavia di quindici giorni fa. «I fatti di ieri prima di Milan-Aajax mi hanno colpito - ha detto il commissario tecnico in una conferenza stampa in Federcalcio - Non vorrei che il calcio italiano fosse costretto a forza a cambiare e che tra qualche anno Fifa e Uefa dicano stop al calcio italiano in Europa, e allora non si ponga neanche più il dubbio di chi vada o meno in Champions. Su questo punto siamo in ritardo, dobbiamo tutti rendercene conto. Non vogliamo fare la fine dell'Inghilterra». Il calcio inglese, infatti, è stato penalizzato per tanti anni per colpa degli Hooligans.



Augurandosi anche di vedere un calcio italiano senza troppi stranierim, il ct è tronato sul prossimo mondiale in Brasile. «Ai miei giocatori dico sempre, se dovete sognare fatelo in grande. E il mio sogno è poter vincere il mondiale. Avere pensieri belli fa bene - ha aggiunto il ct della nazionale - è contagioso. A volte ha funzionato, può funzionare anche stavolta».





Siparietto finale con l'amico Matteo Renzi, sindaco di Firenze. «Visto che ho più di 50 anni, mi viene un dubbio: ma Renzi è ancora amico mio?». Scherza il ct della nazionale sul ringiovanimento che Renzi vuole effettuare nella politica italiana. «Il sindaco di Firenze - aggiunge Prandelli - sta facendo grandi cose, sta già svecchiando. Ma proprio per questo - chiude sorridendo - mi sorge il dubbio: si sente ancora amico di un ct over 50? Aspetto risposta...». e la risposta non tarda ad arrivare. Eccola: «Cesare? Un amico per sempre e un maestro di valori. Ma vedendo come sta in forma lui e come sto io, temo che alla fine sarà lui a rottamarmi».