Qualificazione e panchina: per Di Francesco la Champions è tutta in bilico

Qualificazione e panchina: per Di Francesco la Champions è tutta in bilico
di Ugo Trani
2 Minuti di Lettura
Martedì 5 Marzo 2019, 22:13 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 00:23

dal nostro inviato OPORTO La partita della vita, come dice Di Francesco. Che garantisce di non pensare a se stesso. Eppure domani sera all'Estadio do Dragao si gioca davvero la panchina. Ma almeno sa bene che cosa si prova: è successo, da fine settembre, già prima di 3 match. E cioè in attesa del Frosinone, del Genoa e del Milan: 2 vittorie e 1 pareggio. Si è salvato, protetto da Monchi. Che adesso non può più proteggerlo. Tra l'altro il ds è in fuga verso Londra, pronto per lui il contratto dell'Arsenal guidato dall'amico Emery.

NOTTE LUNGHISSIMA
La Roma è in vantaggio. Deve difendere nel ritorno degli ottavi di Champions contro il Porto il 2-1 dell'Olimpico. Di Francesco cerca il bis, portando per il 2° anno di fila i giallorossi tra le migliori 8 d'Europa. Ma il crollo nel derby, dopo l'umiliazione di fine gennaio al Franchi contro la Fiorentina, ha confermato quanto la squadra sia fragile e vulnerabile. Prese 52 reti in 35 partite. Il difetto è lì. E l'allenatore, cambiando tre-quarti della difesa schierata contro la Lazio, prova per l'ennesima (ultima?) volta, a risolverlo. Ecco che tornano Karsdorp, Manolas e Marcano. All'andata funzionò il 4-3-3. Soprattutto contro il 4-4-2 di Coinceçao. I giocatori, soprattutto Dzeko, spingono per il 4-2-3-1, con Nzonzi accanto a De Rossi. Se gioca Pellegrini, confermato il 4-3-3. Regista unico, il capitano, fuori Nzonzi.
 



RIVALE SCOMODO
Sabato la Roma ha perso il derby e il Porto ha lasciato il 1° posto in classifica al Benfica che, vincendo al Dragao, ha effettuato il sorpasso. Anche Coinceçao non è sereno. Recupera, comunque, Marega, l'attaccante di riferimento. Ma Di Francesco è messo peggio. Paulo Sousa si può presentare in tribuna e resta il preferito di Pallotta che dà retta come sempre a Baldini. Panucci, ct dell'Albania, è stato contattato. E Donadoni resta in corsa, avendo dato la disponibilità a fare il traghettatore: chiederebbe di rimanere in giallorosso solo se si piazzasse al 4° posto. Sousa, forte della proposta del Bordeaux fino al 30 giugno 2021, vorrebbe restare a prescindere anche nella prossima stagione. Ma i candidati resterebbero a guardare se la Roma, al 7° tentativo, riuscisse a centrare per la quarta volta la promozione ai quarti di Champions. Qui pareggiò (1-1), con Spalletti in panchina, nell'agosto 2016, prima del ko all'Olimpico (0-3) che costò l'eliminazione nel playoff.

© RIPRODUZIONE RISERVATA