Polonia-Italia, l'attacco funziona, Donnarumma è attento, vola il duo Verratti-Jorginho

Polonia-Italia, l'attacco funziona, Donnarumma è attento, vola il duo Verratti-Jorginho
di Alessandro Angeloni
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Lunedì 15 Ottobre 2018, 07:35
DONNARUMMA 6,5
Si riposa nel primo tempo, mentre nella seconda parte di gara gli tocca lavorare: si guadagna il pane con una doppia parata su Grosicki. Milik lo grazia, invece.
FLORENZI 6,5
Non è facile difendere sempre al meglio quando si è votati alla spinta offensiva. Questa è la sua migliore qualità: perfetto il cross per Chiellini, poi maledice Szczesny che gli nega il gol su un’ennesima incursione. Cala nel secondo tempo, sul più bello.
BONUCCI 6,5
Lewandowski è poco più di un fantasma. Reagisce con attenzione ed efficacia anche sul timido risveglio del polacco nella ripresa.
CHIELLINI 6,5
Tappa ogni buco e a fine primo tempo si traveste da attaccante, sfiorando il gol di testa su palla da destra di Florenzi. Tiene altissima la difesa, a volte correndo rischi seri, vedi palla gol clamorosa sui piedi di Milik. Ma non molla fino alla fine.
BIRAGHI 7,5
Salva di schiena l’unica palla buona della Polonia nel primo tempo. Propositivo, anche. In un minuto rischia il tonfo con un intervento difensivo leggero su Grosicki e con un tiraccio - poteva fare meglio - verso la porta di Szczesny. Si rifà sul gong con il gol della vittoria. Una liberazione.
BARELLA 6,5
Non gira mai a vuoto. Sempre nel vivo del gioco e con personalità. Rude quando deve rincorrere e sempre accesso quando deve mettersi in fila (dopo Verratti e Jorginho) per inventare.
JORGINHO 7
Un paio di verticalizzazioni da urlo, dà ritmo e qualità, giocando sempre con al massimo due tocchi. Non spreca mai palla. Colpisce una traversa e sfiora un gol a tu per tu col portiere.
VERRATTI 7
Ha giocato per anni in Nazionale, senza mai mostrare il vero “io”, nè da centrale né da mezz’ala. Oggi fa il regista aggiunto e lo fa benissimo. Intuitivo nelle giocate, cattivo quando la palla ce l’hanno gli altri. Sempre con lo sguardo verso la porta. Finalmente.
CHIESA 6,5
Serve una palla d’oro a Insigne e una a Bernardeschi, quindi fa su e giù per il campo come avesse i polmoni di un centrocampista. Giocatore completo, moderno. Prezioso.
BERNARDESCHI 6
Si muove bene da centravanti, aprendo spazi e andando alla conclusione, idem quando parte largo nel secondo tempo. Sfortunato a volte, ma una palla, almeno una, quella di testa, un centravanti (magico cross di Chiesa) la deve buttare dentro. Lui no. Un peccato.
INSIGNE 7
Bravo nel doppio ruolo di esterno e di centravanti, gli riesce l’assist e spesso il tiro. Non è fortunatissimo, ma l’intesa con Chiesa e Bernardeschi è buona.
LASAGNA 6,5
Entra lui e non Immobile. Mancini voleva un giocatore bravo di testa: lui ce la mette per il gol di Biraghi. La mossa decisiva.
PICCINI NG
Partecipa al forcing finale. Col fisico.
MANCINI 8
Senza dubbio la migliore prestazione dell’èra Mancini. Squadra viva, rapida, vivace. Con idee offensive chiare. Il gol di Biraghi è una liberazione. Chissà, una Sliding Doors (azzurra).
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