Plusvalenze, cosa rischiano Roma e Lazio? Ora indaga la Figc: multe o penalizzazioni in caso di illeciti

Le società sicure di fugare ogni dubbio. La Lazio: «Noi siamo una casa di cristallo»

Plusvalenze, cosa rischiano Roma e Lazio? Multe o penalizzazioni in caso di illeciti, Figc aprirà inchiesta sportiva
di Alberto Abbate e Stefano Carina
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 23:01 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 12:36

Terremoto sulla capitale. Ora anche Roma e Lazio rischiano di finire a processo per le plusvalenze. Il Procuratore Figc Chiné attende solo la trasmissione della carte dalla giustizia ordinaria per far scattare l’indagine sportiva, ma stavolta vuole tutto in mano prima di procedere e capire le tempistiche. Per il club giallorosso, la Procura di Roma ha acquisito materiale e intercettazioni da quella di Torino, e l’inchiesta ora si ingrandisce. La Procura di Tivoli invece punta il dito contro operazioni poco chiare fra la società biancoceleste e la Salernitana legate entrambe a Lotito dal 2012 al 2021, prima del passaggio dei granata a Iervolino. Chiné vuole capire se questa nuova ramificazione del caso pluvalenze possa poi portare eventualmente a pene afflittive in questa stessa stagione. Ieri è stato informato costantemente su quanto stava avvenendo nelle sedi di Trigoria, Formello e Salerno, con i blitz, le perquisizioni e le verifiche incrociate su conti, telefonini e bonifici riguardanti la compravendita dei calciatori nelle stagioni dal 2017 al 2021. 

QUI TRIGORIA
Per questo motivo nella notifica alla Roma figurano indagati Pallotta e i vecchi dirigenti, ai quali si uniscono gli attuali proprietari - Dan e Ryan Friedkin - più Francia e Berardi. È molto difficile fare previsioni su cosa rischi il club dal punto di vista della giustizia sportiva per due ragioni: la prima è che al momento si conosce l’articolazione dell’accusa e non quella della difesa.

Il ventaglio di sanzioni previsto dal Codice di Giustizia Sportiva poi è molto ampio. L’accusa è chiara: secondo quanto si legge nelle carte, i dirigenti «esponevano fatti materiali non rispondenti al vero o… omettevano fatti rilevanti», e lo facevano «al fine di conseguire ingiusto profitto», mettendo in moto operazioni di mercato chiuse per importi «notevolmente maggiorati o comunque non rispondenti al valore di mercato». Tradotto: dando vita a plusvalenze fittizie.

Le operazioni finite sotto accusa per quanto riguarda la gestione Pallotta, sono quelle di Marchizza, Frattesi, Tumminello e Luca Pellegrini in uscita; Defrel, Spinazzola e Cristante in entrata. Mentre per l’attuale gestione dei Friedkin sono nel mirino gli affari Cetin, Cancellieri, Diaby e Kumbulla, tutti inseriti nella trattativa che ha portato il difensore a Trigoria. Operazione in realtà chiusa dalla gestione precedente, ma contabilizzate nel bilancio successivo. Gli articoli di riferimento del codice di giustizia sportiva in materia sono due: il 4 (che impone «l’osservanza dei principi della lealtà(...)») e il 31, che disciplina le violazioni in materia gestionale ed economica. Nel primo caso, sono previste ammende e penalizzazioni di uno o più punti; nel secondo, il mancato rispetto del codice prevede per il club - qualora queste infrazioni abbiano permesso di iscriversi al campionato e/o alle coppe europee - anche la retrocessione. Scenari, va ribadito, che al momento appaiono prematuri: «Si prende atto della vicenda (...), la società sta collaborando e auspica venga fatta chiarezza, ritenendo di aver operato nel pieno rispetto norme vigenti», la risposta del club.

QUI FORMELLO
A Formello e Salerno sono certi della trasparenza delle operazioni Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone e Akpa Akpro, soprattutto alla luce dell’inesistenza di scambi nelle operazioni sotto la lente e di plusvalenze, già ratificate dal conto della Lega, controllate dalla Consob, e che non possono certo essere stabilite da Transfermarkt, come già era stato stabilito precedentemente per la Juve. Dopo una perquisizione di oltre 5 ore, la Lazio ha diramato questo comunicato, scritto da Lotito: «Siamo una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione (...) e quindi qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata. Nutriamo comunque il massimo rispetto per la Magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco in relazione alle ipotesi di contestate». 

 

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