Platini non si candiderà alla Fifa
«Scelgo il calcio e un terzo mandato Uefa»

Platini non si candiderà alla Fifa «Scelgo il calcio e un terzo mandato Uefa»
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Giovedì 28 Agosto 2014, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 19:46
Michel Platini non si candider alla presidenza della Fifa. Il francese ha ribadito che il suo immediato futuro sar in seno alla Uefa e ha svelato di voler puntare a un terzo mandato come presidente dell'organo di governo europeo nel 2015. «Ho scelto di seguire il cuore. Ho scelto il calcio. Ho scelto la passione», ha detto a Montecarlo, dove oggi è in programma il sorteggio dei gironi di Champions League.



«Voglio finire ciò che ho cominciato», ha aggiunto Platini, alla guida della Uefa dal 2007, riferendosi ai vari progetti in corso e programmati per il futuro.



«Come avete avuto modo di vedere - ha spiegato il n.1 del calcio europeo- la Uefa sta lavorando ad alcuni progetti molto importanti e io desidero vederli portati a compimento prima di prendere in considerazione l'ipotesi di nuove sfide. Questo non è il momento, non è il mio momento. Non ancora».



«Anche quando ero un giocatore -ha proseguito-, ho sempre portato a compimento i miei contratti, ho sempre voluto onorare i miei obblighi. Ora è lo stesso. Voglio rispettare fino alla fine il contratto che mi lega alla Uefa. Se le federazioni lo vorranno, e da quanto ho potuto vedere stamani mi sembra che sia così, credo di avere davanti ancora molti anni prima che il mio contratto si esaurisca».



Platini ha rivelato di avere riflettuto a lungo prima di prendere questa decisione: «Ci ho pensato accuratamente. In questi mesi di riflessioni non sono mai riuscito a convincermi del fatto che avrei dovuto presentarmi alla Fifa per le prossime elezioni.

È tutto qui. Ancora una volta, ho scelto di seguire il mio cuore».



Il presidente Uefa ha poi assicurato di non avere dubbi o rimpianti in merito alla decisione presa: «Ho scelto con serenità e convinzione, perché mi sembrava la scelta più naturale e ovvia - ha

sottolineato -. Sono più ansioso che mai di garantire ulteriore sviluppo al calcio in Europa e di difendere con forza gli interessi del calcio europeo e delle federazioni europee sul palcoscenico mondiale. Che si tratti del numero di posti riservati all'Europa alla Coppa del Mondo, di difendere la sovranità delle federazioni europee, del calendario internazionale o dei fondi di solidarietà, il calcio europeo sa bene che può contare su di me su tutti i fronti».



«Ciò che conta qui non sono io o i miei sentimenti. Ciò che conta -ha evidenziato- è il futuro della Uefa e del calcio. La Uefa e il calcio europeo non sono mai stati così forti come lo sono oggi e io ho ogni intenzione di salvaguardare questa supremazia».
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