Pino Wilson, aperta la Camera ardente. Manzini: «Lascia un ricordo indelebile». Tare: «Pezzo di storia»

Pino Wilson, aperta la Camera ardente. Manzini: «Lascia un ricordo indelebile». Tare: «Pezzo di storia»
di Valerio Marcangeli
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Lunedì 7 Marzo 2022, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 15:06

Continua la commozione del mondo Lazio dopo la morte di Pino Wilson. Dalle ore 10 di stamani sono stati in tanti a recarsi presso la sala della Protomoteca in Campidoglio dove è stata aperta la Camera ardente in onore del Capitano di sempre biancoceleste. Sul feretro una maglia attuale del club capitolino con il numero 4 e la celebre fascia rossa accanto. A rappresentare la società il direttore sportivo Tare, così come lo storico team manager Maurizio Manzini accompagnato dal portavoce del presidente Lotito, Roberto Rao. Accanto ai familiari di Wilson non poteva mancare neanche l’amico fraterno Giancarlo Oddi.

Tare: «Qui per onorare un pezzo grosso della storia del club»

Il primo a commentare la scomparsa dello storico capitano della banda Maestrelli, campione d’Italia nel 1974, è stato Igli Tare: «Oggi siamo venuti a fare gli onori alla storia della Lazio.

Stamattina è stato molto difficile salutare un pezzo grosso della storia di questo club – ha affermato l’attuale ds biancoceleste ai cronisti presenti – il capitano del primo scudetto della Lazio, parte importante della nostra storia. Stiamo vicino alla famiglia, condoglianze a tutta la nostra società. Grande onore a un uomo che è sempre stato presente con amore e rispetto».

Manzini:«Pino era nato per essere un leader. Lascia un ricordo che non si spegnerà mai»

Dopodiché è stato il turno di Maurizio Manzini, uno che ha vissuto l’intera epopea di Wilson alla Lazio: «Pino era un predestinato, nato per essere leader. Aveva una personalità forte, quello che ti diceva era il pensiero del gruppo. Ogni componente della squadra si rivolgeva a lui. Era anche molto generoso – ricorda commosso il team manager biancoceleste – ma allo stesso tempo non disdegnava di fare qualche scherzo da buontempone qual era. Lascia un ricordo che non si spegnerà mai, è stato un esempio. Non per niente era uno dei prediletti di Tommaso, insieme a Giorgio (Chinaglia, ndr), Frustalupi e Luciano (Re Cecconi, ndr). Ora li ha raggiunti. Non ci resta che sperare che adesso, mentre noi stiamo parlando, lui stia organizzando uno scherzo con gli altri compagni in cielo».

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