Petrangeli: «La Serpentara ci crede
per la D bisognerà fa i conti con noi»

Pietro Petrangeli, nato nel 1987
di Ugo Baldi
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Mercoledì 4 Febbraio 2015, 23:31 - Ultimo aggiornamento: 23:32
Pietro Petrangeli, 28 anni, attaccante. Uomo di punta della Serpentara Bellegra Olevano, la squadra che ha stabilito, domenica scorsa, il record stagionale di vittorie consecutive. E che si propone, insieme alla Nuova Irti, come la principale rivale del Colleferro nella corsa alla serie D.



Otto vittorie di fila, è il record stagionale dell’Eccellenza. Siete tornati ad essere invincibili?

«Invincibili? No, no. Stiamo soltanto vivendo un momento positivo, dovuto, oltre che dalla qualità complessiva della squadra e da quelle dei suoi giocatori, anche per perfetta interpretazione delle partite. Sappiamo che in questa categoria basta mollare un attimo e si può perdere con qualsiasi squadra. Per questo dobbiamo continuare su questo passo».



Vi aspettavate un campionato così d'elite per voi?

«Non nego che l' ho sperato appena ho firmato per venire a giocare alla Serpentari. Ma tra lo sperare e il fare c’è di mezzo il buon lavoro che stanno facendo tutte le componenti di uno spogliatoio unito giorno dopo giorno».



Il Colleferro cambia allenatore, significa che è in crisi?

«No, assolutamente. Capita talvolta che le squadre di vertice cambino allenatore magari per un pareggio, anche se nel calcio può starci di incappare in una giornata no. Credo che il Colleferro continuerà a far bene come hanno fatto fino adesso».



Puntate ai play off, oppure direttamente a vincere il campionato?

«Dove puntiamo non lo so. So, però, che puntiamo a far risultato domenica dopo domenica. Certamente, stare lì, in quella posizione di classifica, fa piacere e cercheremo di restarci il più possibile, impegnandoci la domenica, poi tireremo le somme alla fine».



Qual è il punto di forza della squadra?

«Oltre a giocatori qualitativamente bravi per la categoria, siamo un gruppo unito, con grande spirito di sacrificio; che dà tutto, ed è questa una componente fondamentale per vincere le partite in questa categoria, e non solo».



C’era stato un momento in cui eravate in difficoltà e avevano perso posizioni in classifica. Cos’è cambiato?

«Eravamo in un periodo difficile perché non avevamo ingranato bene. I momenti di crisi in una stagione ci sono, ma siamo stati bravi, giocatori e staff tecnico, a mantenere la calma e uscirne fuori tutti insieme».



A livello personale punti alla doppia cifra in fatto di gol e superare il tuo record personale di reti?

«Il mio record personale è di 21 gol, segnati con la maglia del S.Maria Mole. Al momento punto a segnarne il più possibile di gol per fare risultati con la Serpentari, ma è certo attaccante vive anche per raggiungere certi numeri…»



In Eccellenza finora hai segnato 86 reti. Punti a quota 100?

“Tra serie D e Eccellenza sono arrivato a quota 111, quindi raggiungere la tre cifre anche in un singolo campionato è uno di quei record che mi stimolano a fare sempre meglio».



Dove si deciderà il campionato, quale sarà il momento top?

«Sembrerà retorica, ma tutte le partite da qui alla fine saranno importanti. Dico questo perché potremmo anche vincere con Colleferro, Nuova Itri e Cassino, ma se non si fa risultato anche nelle altre partite si fa presto a uscire di scena».



Voi e l'Albalonga siete le squadre più in forma, potreste essere voi le sorprese del finale di stagione?

«Non credo che le altre siano in calo. Il Colleferro non si smonterà per una sconfitta e la Nuova Itri riesce sempre a fare risultato, al di là della prestazione. Quindi, vuol dire che è squadra solida. Per quanto concerne l’Albalonga ha una rosa per essere all’altezza sia del campionato che della coppa, una bella squadra davvero. Per questo essere l con queste tre squadre è un grosso risultato per noi. Speriamo di essere davanti a tutti alla fine, perché sognare è importante. Trasformare poi i sogni in realtà dipenderà molto da noi».
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