Pescatori da sogno, Terracina k.o.
Rossini: «Possiamo stare in alto»

Pescatori da sogno, Terracina k.o. Rossini: «Possiamo stare in alto»
di Tiziano Pompili
2 Minuti di Lettura
Martedì 22 Ottobre 2019, 12:55
La Pescatori Ostia ha inflitto al Terracina la prima amarezza stagionale, per di più in campo esterno. La squadra di Christian Lodi si è imposta 2-1 al Colavolpe: ad aprire i conti nella sfida coi “tigrotti” è stato l’esterno offensivo classe 1999 Alessio Rossini. «Una grande vittoria, fortemente voluta. Fin da quando siamo scesi dal pullman avevamo un solo obiettivo in testa: tornare a casa coi tre punti. Abbiamo avuto un approccio alla gara perfetto e siamo andati sul doppio vantaggio nella prima parte: prima con un mio gol su assist di Di Cori e poi con il raddoppio di De Nicola. Nel finale di tempo una rete un po’ rocambolesca ha permesso al Terracina di accorciare le distanze, poi però nella ripresa abbiamo stretto i denti e conquistato un successo fondamentale».
 
D’altronde in casa Pescatori Ostia, sin dall’inizio della stagione, c’è grande fiducia: «Vogliamo stare in alto e questo tipo di vittorie non fanno altro che aumentare la nostra autostima. Siamo convinti di potercela giocare con tutti». Per Rossini il gol è stato anche un “cerchio che si chiude”: «Il 17 ottobre del 2017 mi sono rotto il legamento crociato del ginocchio nel corso di un allenamento col Roccella, una formazione calabrese di serie D. Il 20 ottobre del 2019 ho segnato il mio primo gol in questo campionato, anche se già ne avevo fatti tre nella seconda parte della scorsa stagione con la maglia della Pescatori».
 
Il giovane esterno non ha rinunciato a “pensare in grande” anche a livello personale: «Voglio provare a tornare nelle categorie superiori, vedremo cosa accadrà anche se qui alla Pescatori sono a casa». E poi c’è un allenatore con cui il feeling è davvero importante: «Lodi è una grande persona e mi aiuta a entrare nel meccanismo del 3-5-2 che non si addice perfettamente alle mie caratteristiche. Comunque è un allenatore bravissimo di cui ho profonda stima» conclude Rossini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA