Roma, ruolo, carattere, testa, Pellegrini è un caso "Magnifico":

Roma, ruolo, carattere, testa, Pellegrini è un caso "Magnifico":
di Alessandro Angeloni
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Ottobre 2020, 07:35

 Ma Lorenzo, è Magnifico o no? Stando all’umore del tifoso (della Roma) medio, non molto. Non sempre. Pellegrini in Nazionale ha dato prova delle sue qualità, messe in mostra - per la verità - anche con la Roma, e in tante occasioni. Ma c’è chi crede sia un bluff. Lui a Roma, da romano, non avrà vita facile: è il vice capitano, il gioiello di casa, non è vissuto come calciatore normale. Le prestazioni di Lorenzo non sono a due facce: da una parte bene e da un’altra male, sempre. Nella Roma, sta solo vivendo una mini crisi, dovuta a motivi tattici e di rapporti con la esigente (come tutte) piazza, quindi psicologici, di umore. E’ il solito di scorso del rapporto tra risultati in base alle aspettative. L’atmosfera, insomma, non lo aiuta, perché a lui si perdona poco o niente, come accaduto in passato ad altri, vedi Giannini. Dopo il gol realizzato contro l’Olanda Lorenzo si è tappato le orecchie, il classico gesto di rivalsa nei confronti delle critiche, ricevute anche ultimamente per quei tre calci d’angolo non battuti bene in azzurro contro la Polonia. Qualche tifoso - questo ed altro - gliel’ha fatto pesare, esternando il disappunto social, in radio etc. Sono momenti di contrasto, che destabilizzano, specie se sei molto sensibile alle critiche o agli umori della piazza. E lui un po’ demoralizzato, ora, lo è. 
TATTICA
Quello che deve essere affrontata, nella Roma, è la questione tattica (oltre a quella del contratto...). Pellegrini rischia di diventare un equivoco, un po’ come accaduto a Florenzi. Facciamo un punto. Nella Roma ha ricoperto (poco) il ruolo di mezz’ala nel 4-3-3, poi trequartista sia nel 4-2-3-1 sia nell’attuale 3-4-2-1.

In questo inizio di stagione, con la presenza di Pedro e Mkhitaryan, Lorenzo viene impiegato come regista, al fianco di Veretout (esperimento avviato già ad inizio della scorsa stagione e poi fallito). Poi, se chiedi a lui, risponde: mi sento una mezz’ala. Alla quale piace giocare tra le linee e inserirsi in area avversaria. Libera traduzione: il regista è il ruolo che gradisce meno, insomma. Tocca molti palloni, ma non sfrutta la corsa dentro l’area e la palla gol. Pellegrini non accetta le critiche, questo gli viene spesso rinfacciato: molti lo hanno capito delle sue criptiche reazioni social o dall’esultanza alla Delvecchio dell’altra sera. Poi, dipende sempre che cosa si intenda per critica. Spesso, sui social, la critica diventa insulto e ci mancherebbe pure che uno debba sopportare la maleducazione altrui. Le prestazioni di Pellegrini nella Roma non sono state disastrose, sono state semplicemente sotto i suoi livelli. Il Pellegrini vero non si vede da un po’. Le prove in Nazionale ci dicono che non si tratta di un appannamento fisico, quindi sta a Fonseca aiutarlo a risolvere il problema. Paulo ha visto e sta studiando una soluzione. Per ora, vista l’assenza di Diawwara, Lorenzo è costretto a stare in regia, ci sta che a breve possa tornare nel ruolo di trequartista (che nell’Italia ricopre partendo largo a sinistra), nel quale ha dimostrato di trovarsi a suo agio. Nelle ultime due stagioni ha collezionato 20 assist, 7 con Di Francesco/Ranieri e 13 con Fonseca. Scarso non. Pellegrini, insieme con tutti gli altri nazionali, è risultato negativo al tampone di rientro. Pronti per il Benevento. 

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