Resta in stand-by il contratto di Lorenzo Pellegrini: il centrocampista non ha ancora ricevuto una chiamata dalla società per discutere nuovamente l’ingaggio ed eliminare la clausola rescissoria di 30 milioni presente nell’accordo (pagabile in due tranche). Un ritardo dovuto evidentemente alla riorganizzazione della stagione e all’ingaggio di José Mourinho, anche se le parole di Tiago Pinto pronunciate nella sua conferenza stampa di insediamento lasciavano immaginare tutt’altro scenario: «Il ragazzo incarna il nostro progetto. E' giovane, ha talento ed è profondamente legato alla Roma. Presto faremo quello che serve per chiudere il rinnovo».
Ancora nessun rinnovo
Di mesi da quel 13 gennaio ne sono passati quasi cinque e Lorenzo non è stato ancora convocato dalla proprietà per ridiscutere la sua posizione. Nessun problema per lui, c’è da sottolineare, anche perché il suo obiettivo è di vincere con indosso la maglia della Roma, ma il mercato è alle porte e delle offerte interessanti potrebbero tentarlo. In Inghilterra, ad esempio, una decina di giorni fa lo hanno accostato al Liverpool sottolineando che il suo contratto scadrà nel 2022. Una scadenza che mette fretta ai Friedkin sia per non dare troppa forza al ragazzo sia per la tipologia di contratto che si autoalimenta da solo grazie ai bonus legati a gol, assist e presenze che poi diventano la base dell’annata successiva.
Prima la Roma
Come detto, restare alla Roma è la priorità, ma da vincente come ha spiegato senza mezzi termini lo scorso dicembre: «Io non voglio vincere uno scudetto che ne vale dieci, io voglio vincerne dieci.
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