Dalla Lazio alla Lazio, l'anno orribile di Pau Lopez: ora è il momento della rivincita

Dalla Lazio alla Lazio, l'anno orribile di Pau Lopez: ora è il momento della rivincita
di Gianluca Lengua
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 07:35

Per una domenica la Roma si è scordata di avere un problema in porta. Le parate contro l’Inter hanno reso Pau Lopez il migliore in campo, segnale che le doti dello spagnolo non sono evaporate. Pau, infatti, si è giocato il posto da titolare - perso teoricamente dopo la gaffe dell’ultimo derby - proprio lo scorso anno dopo il lockdown quando è rientrato - a seguito di un a microfrattura del polso- senza dare certezze alla squadra, da qui la decisione del tecnico di destituirlo da primo promuovendo Mirante. Un palliativo in attesa del mercato estivo: ci sarà da capire se la Roma tenterà di risolvere definitivamente la falla con l’acquisto di un portiere più affidabile. Intanto, però, l’ex Betis si è (parzialmente) riscattato cogliendo l’occasione: Mirante è fermo ormai dalla partita contro la Sampdoria. Fino a ora, quando è stato chiamato in causa (12 volte), la Roma non ha mai perso: mai in Europa League (nell’ultima sconfitta contro Cska Sofia giocava Boer) e in campionato con Genoa, Bologna, Torino, Cagliari, Sampdoria, Crotone e Inter.
IMBATTUTO
Il match più a rischio fra tutti è chiaramente quello disputato ieri, in cui lo spagnolo ha sfoggiato parate degne di un portiere titolare come quella su Lautaro deviando un tiro da pochi metri che sarebbe finito in gol («Sono stato fortunato») e il colpo di reni sull’incornata di Lukaku.

A volte ha dimostrato poca precisione con i piedi, ma è stato una garanzia quando si è trattato di reattività e rapidità nella ripartenza. Il pareggio, però, ad ascoltarlo è un risultato che è stato stretto alla squadra: «Nello spogliatoio c’era un’aria strana come se qualcosa non fosse andato bene. Pareggiare alla fine è ottimo, ma stavolta non è stato così. Volevamo questi tre punti, peccato non essere riusciti a prenderli», ha detto Pau nel post partita. Nessuna polemica, invece, sul declassamento a secondo: «Ho faticato tanto per arrivare fino a qui e non mollerò tanto facilmente. Ho ancora tanti anni di contratto (scadenza 2024 ndc), voglio restare a Roma». 

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