Roma, parte l'era Mourinho: squadra da rifare, andrà via metà dell'attuale rosa

Mourinho (foto Gino Mancini)
di Stefano Carina
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Martedì 25 Maggio 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 10:01

Il futuro è iniziato. La Roma volta pagina, salutando senza rimpianti Fonseca e apprestandosi ad accogliere Mourinho. Prima, però, deve risolvere alcune problematiche, legate perlopiù alla gestione uscente. Perché se lo Special One porta a sognare la piazza almeno un paio di colpi ad effetto, non va dimenticata l’attuale rosa, all’interno della quale ci sono elementi dai quali il gm Pinto vorrebbe ripartire. In quest’ottica, ieri è andato in scena un incontro tra il dirigente portoghese, Mkhitaryan e Raiola. Chi pensava che le parole dell’armeno nel post-gara di La Spezia («Dobbiamo studiare e analizzare per i prossimi anni, voglio vedere questa squadra il più in alto possibile») fossero il prologo ad un futuro ancora insieme, dovrà ancora attendere. L’happy-end rimane in bilico. Miki, infatti, ha chiesto ancora qualche giorno di riflessione. E avanzare una richiesta del genere quando tra una settimana scade la possibilità di svincolarsi (in caso contrario, avendo il club già esercitato il diritto di opzione, scatterebbe automaticamente il rinnovo a 3 milioni più 2 alla firma) lascia intendere come il calciatore e il suo agente si stiano guardando attorno, alla ricerca di un contratto più appetibile. C’è il Milan (e con la Champions). Nell’incontro si è parlato anche di Calafiori (può andare in prestito) e Kluivert: il Lipsia ha offerto 12 milioni, pochi per la Roma, anche se basterebbero per non incorrere in una minusvalenza. Perché un altro problema con il quale sta facendo i conti Pinto - che nei prossimi giorni incontrerà il procuratore Lucci per definire le questioni di Dzeko e Florenzi - è quello legato ai prestiti di rientro.

ARIA DI RIVOLUZIONE
Complessivamente i 5 calciatori più rappresentativi pronti a tornare a Trigoria, pesano sulle casse giallorosse circa 30 milioni lordi di stipendi. Numeri che si vanno ad intrecciare con i costi a bilancio. Per non incorrere in minusvalenze, Olsen andrà ceduto per una somma superiore ai 4,5 milioni, Nzonzi (con un solo anno di contratto) a 7,5 milioni, Under - dopo la disastrosa parentesi al Leicester - figura ancora a 4,9 milioni, Kluivert a 8,4 mentre Florenzi a 0,9. A meno che Mourinho non s’impunti chiedendo la conferma di uno di loro, nessuno è destinato a restare. A questi calciatori se ne aggiungono altri, attualmente in rosa, che non faranno parte del progetto dello Special One. Saluteranno gli svincolati Bruno Peres (destinato al Trabzonspor), Juan Jesus e Mirante (Milan). Con le valigie pronte anche Fazio, Pastore, Pau Lopez, Pedro e Carles Perez. Soltanto dopo la Roma sarà pronta ad assestare quei 2-3 colpi che nelle idee del club dovrebbero regalare competitività alla squadra. I ruoli sono quelli noti da tempo: un portiere (avanza Rui Patricio, in calo Silvestri), un difensore centrale (Aké), un centrocampista (piace Maggiore ma nell’ottica di allargare la rosa) e il centravanti (Belotti). Confermato l’arrivo del nuovo osservatore: si tratta di Fontes dal Leicester. Tra tanti via-vai, si profila una conferma a sorpresa per Alberto De Rossi alla guida della Primavera. Pinto, insieme a De Sanctis, dopo aver sondato altri profili (tra questi Occhiuzzi del Cosenza e Modesto della Pro Vercelli), è orientato a proporre un rinnovo annuale al tecnico. Intanto a Trigoria, in vista della scadenza del contratto relativo ai diritti tv d’archivio con Sky il prossimo 30 giugno, è iniziata la trattativa con Dazn. Al ribasso.
 

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