Padania contro Due Sicilie, esiste anche un altro Europeo

Padania contro Due Sicilie, esiste anche un altro Europeo
di Alessandro Cristofori
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Giovedì 25 Marzo 2021, 07:30

C’era una volta l’Isola delle Rose, una piattaforma artificiale di 400 metri quadrati nel bel mezzo dell’Adriatico opera dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa, che riuscì a farle ottenere lo status di micronazione. L’isola venne cannoneggiata e affondata, ma la sua storia è stata riportata a galla dal film interpretato da Elio Germano. Se fosse riuscita a resistere fino ai giorni nostri, L’Isola delle Rose avrebbe potuto mettere su una Nazionale e iscriverla alla Conifa, la federazione calcistica che raggruppa le rappresentative di Stati non riconosciuti, regioni e micronazioni non affiliate alla Fifa. Dal 7 al 17 luglio a Nizza si svolgerà l’Europeo e tra le 12 squadre qualificate, suddivise in quattro gironi: al via Padania (nel gruppo D con Armenia Occidentale e Ciamuria regione al sud dell’Albania), Sardegna e la new entry Regno delle Due Sicilie, che rappresenterà le regioni sotto la monarchia assoluta che governò l’Italia meridionale tra il 1816 e il 1861. In panchina Gennaro Iezzo ex portiere di Catania, Cagliari e Napoli: «Ho accettato subito la proposta del presidente Massimo Amitrano - racconta - sceglieremo i nostri calciatori pescando soprattutto dalla serie C e D». Il ct sogna l’adesione da parte di qualche grande nome della serie A: «Vorremmo avere almeno due rappresentanti di ogni regione, ho chiesto la disponibilità ad Emanuele Calaiò». I colori del vessillo sono giallo, rosso e bianco mentre prima di ogni partita suonerà “l’inno al Re” di Giovanni Paisiello: «Nel nostro girone troveremo la Sardegna e la Contea di Nizza, altro avversario di qualità. Non andremo in gita. L’obiettivo è quello di provare a vincere l’Europeo».
FAVORITA
Una delle candidate al titolo è la Padania, che nel suo palmares vanta già titoli mondiali ed europei.

Potrebbe quindi verificarsi una suggestiva finale tra Nord e Sud Italia: «Sarebbe bellissimo - ammette Iezzo - per due motivi: l’opportunità di ribadire che questo movimento non ha nulla di politico e non presta il fianco a nessuna strumentalizzazione e perché ci sarebbe un’eco mediatico pazzesco da sfruttare magari con un gemellaggio». Le partite saranno trasmesse in diretta su un canale satellitare, nel frattempo Iezzo è al lavoro per arrivare a formare il primo “gruppone” dei 40 convocati, per poi arrivare, alla short list dei 20: «Il Covid non ci aiuta e anche il calendario dell’Europeo che cade proprio in concomitanza con la partenza per i ritiri estivi. Speriamo di avere collaborazione e disponibilità». Chi lo auspica con tutto il cuore, è il presidente Amitrano, che pensa 24 ore al giorno a questo progetto. Campano come Iezzo, Amitrano si sente all’inizio di un percorso: «Stiamo allestendo anche la sezione femminile e quella per i diversamente abili. Vogliamo essere una realtà che offra speranze e opportunità a tutti i giovani. In Francia porterei tutti quelli che Mancini lascerà a casa». Il presidente ha intenzione di puntare in alto: «Ci sono tantissimi conterranei in America e in Australia. Uno dei proprietari del The Wall Street Journal, mi ha chiesto la maglia perché voleva essere il primo americano, di origine siciliane, a farsi immortalare con la nostra casacca. Voglio scrivere una lettera alla Casa Bianca per chiedere udienza a Biden, visto che la moglie condivide le nostre stesse origini». Ma la lista delle squadre “italiane” potrebbe aumentare presto. Esiste già l’Isola d’Elba che non si è qualificata e potrebbe nascere presto quella dello Stato Pontificio.

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